Cervelli in fuga dal Polesine: Paolo
Turri a caccia di stelle in Canada

Domenica 15 Dicembre 2013 di Marina Lucchin
Cervelli in fuga dal Polesine: Paolo Turri a caccia di stelle in Canada
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Ha trent'anni. Compiuti a maggio. Paolo Turri ha lasciato il Polesine per inseguire il suo sogno: l'astrofisica. E per cacciare le stelle è emigrato in Canada, all'Università di Victoria. "Ho la possibilità di accedere a uno degli strumenti astronomici più avanzati e di studiare come saranno sviluppati quelli della prossima generazione di telescopi che entreranno in funzione non prima di una decina d'anni".



Ha frequentato il liceo scientifico Paleocapa di Rovigo. Laurea triennale all'Università di Padova, laurea specialistica in astrofisica e fisica spaziale all'Università di Trieste. La passione per l'astronomia la coltiva fin da bambino. "Avevo 12 anni quando ho incontrato l'astronomia. I miei genitori mi portarono a visitare l'Osservatorio di Sant'Apollinare". E' sempre stato affascinato dalla strumentazione astronomica, in particolare dell'ottica adattiva, inventata per risolvere il problema della turbolenza atmosferica che degrada le immagini astronomiche.



Tra i progetti a cui lavora vi è l'analisi delle immagini riprese dal telescopio Gemini South in Cile su un sistema di diverse migliaia di stelle, a circa 40mila anni luce dalla Terra. "Questo sistema permette un'analisi precisa delle singole stelle, che altrimenti sotto l'effetto dell'atmosfera risulterebbero confuse".



Si è trasferito in Canada con la compagna. "Abbiamo una bellissima bambina, Emily, di sei mesi. Sarebbe stato difficile pensare di mettere su famiglia con una borsa di studio italiana e con il tasso di disoccupazione che è continuato a peggiorare da quando sono partito".
Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 21:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA