Sfregio alla festa dell'Unità nazionale:
via il Tricolore, su la bandiera veneta

Domenica 9 Novembre 2014 di Silvano Bordignon
Il tricolore tornato al suo posto
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ROSA' - Strappano dal monumento ai caduti la bandiera tricolore e al suo posto issano quella del Veneto. È successo sabato a Cusinati, nella giornata scelta per la commemorazione del 4 Novembre. «Un atto inqualificabile, una vigliaccata» ha commentato a caldo il presidente del consiglio comunale rosatese Natale Zonta, che è di Cusinati, uomo di punta della Lega locale. «Io sono per l'autonomia del Veneto, sono vicino ai venetisti, ma questa è una vigliaccata. Non si può fare questo nel giorno in cui ricordiamo i morti delle guerre».



Il monumento ai caduti di Cusinati si trova nel piazzale della chiesa. Ieri sera era programmata la commemorazione delle Forze armate e dei caduti di tutte le guerre, nonché della vittoria nella prima guerra mondiale. Dopo la commemorazione ufficiale, avvenuta domenica scorsa in piazza Serenissima, quelle nelle frazioni sono state programamate in date successive, ieri sera a Cusinati, domenica 9 novembre a Sant'Anna. La cerimonia ha previsto come sempre la messa, il corteo con gli scolari, gli alpini, i fanti, gli ex combattenti, i reduci fino al monumento, con inno d'Italia, alzabandiera e deposizione di una corona di fiori. E il sindaco Bordignon ha pubblicamente condannato il colpo di mano.



Ieri mattina verso le 10 è stato lanciato l'allarme. Il lungo palo che sosteneva il tricolore era stato segato, la bandiera era stata trafugata, ed era stato posto un altro palo con la bandiera veneta. Grande lo sconcerto. Sul posto accorrevano Domenico Amabilia, presidente del gruppo ex combattenti, Luca Baggio, presidente della sezione degli Alpini, e Natale Zonta, a nome del Comune.



La bandiera veneta è stata subito tolta, è stata rimessa un’altra bandiera italiana. Ma quella rubata non è stata ritrovata. Va detto che gli autori del gesto rischiano grosso. Una cosa infatti è esporre le proprie bandiere, per protesta, o per proclamare le proprie identità etniche; un’altra è strappare una bandiera issata in un luogo sacro come un monumento ai caduti. Ci sono i termini per il reato di vilipendio alla bandiera, previsto dall'art. 292 del codice penale. Ecco perché la clamorosa vicenda non finirà con una deplorazione. Gli autori verranno ricercati e denunciati, rischiano da uno a tre anni di reclusione. Le associazioni combattentistiche, da parte loro, hanno fatto denuncia ai carabinieri.
Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA