Seminò ogm, il tribunale lo assolve

Mercoledì 9 Aprile 2014
MERETO DI TOMBA - Stefano Midun, 51 anni, l'agricoltore friulano accusato di aver seminato nell'estate 2011 il suo campo di Mereto di Tomba con mais ogm «Mon810» senza preventiva autorizzazione ministeriale, è stato assolto ieri dal giudice del tribunale di Udine Andrea Fraioli perché "il fatto non è previsto dalla legge come reato".
Esattamente come era avvenuto in estate davanti al giudice monocratico del tribunale di Pordenone nel caso dell'agricoltore pordenonese Giorgio Fidenato, leader di Futuragra, difeso sempre dall'avvocato Francesco Longo. Il giudice Fraioli, con il provvedimento emesso ex articolo 129 del codice di procedura ancor prima della fine del dibattimento, ha tecnicamente disapplicato la norma penale italiana che si pone in contrasto con un atto normativo dell'Unione europea.
Il giudice ha fondato la sua decisione basandosi su un'interpretazione della Corte di Giustizia europea che ha rilevato il contrasto già in due occasioni. In una di queste la Corte si era pronunciata proprio sull'analogo caso di Fidenato. In altre parole la coltivazione della varietà Mon810 di mais geneticamente modificato è già stata autorizzata dalla Commissione europea e si può coltivare senza la preventiva autorizzazione nazionale.
«Una sentenza importante- sottolinea l'avvocato Longo- perchè afferma la libertà di coltivare il mais in contrasto con la moratoria decisa dalla Regione». E di sicuro darà adito a nuove polemiche nel già infuocato dibattito.
E.V.