VENEZIA - Questa è la storia di una tangente perfetta, annunciata, intercettata, pagata, ostentata. È la storia di 150 mila euro finiti - secondo l’accusa - all’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, che componeva una coppia altrettanto perfetta a Palazzo Balbi assieme al governatore Giancarlo Galan. Quel percorso di soldi, dalle coop rosse che facevano parte del Consorzio Venezia Nuova fino all’assessore Chisso, è in qualche modo esemplare e sta nel cuore della grande inchiesta veneziana perchè dimostra come ai soldi rastrellati "in nero" dalle società corrispondesse la dazione ai politici. Percorso lineare, ricostruito con pignoleria che può far breccia nel muro delle dichiarazioni di innocenza.