Papa Francesco si pu decisamente definire un ”rivoluzionario”. Come Wojtyla, il suo modo di fare sta lasciando giorno dopo giorno segni indelebili nella storia della Chiesa.
La sua continua ricerca del contatto diretto con i fedeli, la sua spontaneità, le sue battute e la sua semplicità lo fanno apparire sempre più un papà piuttosto che sua Santità. E da sabato, dopo l'incontro con le scuole a piazza San Pietro, ancora più "semplice uomo", che sa anche lasciarsi andare a grasse risate.
Da subito ci ha stupito con i suoi abbracci ai fedeli (basti penare a quelli indimenticabili fuori dalla chiesa di Sant'Anna al termine della sua prima messa in Vaticano), con i baci elargiti ai più bisognosi, con i sorrisi che ragala ogni domenica in piazza San Pietro, girata più a piedi che con la papamobile. E ora ci meraviglia e affascina anche con sonore risate.
Come quelle che si è fatto sabato, sulle note di una filastrocca cantata davanti a sua Santità da Max Giusti, chiamato dal Vaticano, insieme ad altri personaggi, per raccontare in piazza la sua esperienza con la scuola e anche per allietare la giornata.
Le foto e il video che pubblicchiamo catturano proprio l’istante in cui il Pontefice si lascia andare a fragorose risate mentre Max Giusti recita in quasi tutti i dialetti delle regioni d’Italia una divertente storiellina. E non poteva certo mancare anche la versione con inflessione argentina, con tanto di accompagnamento di tango e adattamento del testo con chiamata in causa proprio di Papa Franceso. A quel punto il Pontefice non potuto resistere e ha reagito con grasse risate.
D’altronde anche la scelta di ospitare in piazza San Pietro un artista come Max Giusti, per ragalare un sorriso in questa giornata di festa, piuttosto che un cerimonioso attore di teatro a recitare una poesia o un monologo, è un altro bel segno del cambiamento voluto da Papa Francesco.
