Olanda-Argentina è anche Sabella-van Gaal: la sfida degli opposti

Mercoledì 9 Luglio 2014 di Alfredo Spalla
Olanda-Argentina è anche Sabella-van Gaal: la sfida degli opposti
SAN PAOLO El Pachorra contro De IJzeren Tulp.



Il «tranquillone» contro il «tulipano di ferro». Fortunatamente, per Sabella oggi non sarà una sfida a colpi di soprannomi, altrimenti l'Argentina sarebbe già partita in svantaggio. Ma anche se fosse, al tecnico albiceleste poco interesserebbe, come poco importerebbe a van Gaal che qualcuno lo consideri un folle. Argentina-Olanda è proprio questo: l'apice di due stili di gioco, e di vita, agli opposti. Ma non senza punti in comune. Per entrambi è la prima Coppa del Mondo in panchina. A livello di club, invece, sono riusciti a imporsi ai massimi livelli continentali. Sabella con l'Estudiantes in Libertadores e van Gaal in Champions con l'Ajax, con l'olandese che però nel curriculum vanta campionati con il Barcellona, una Coppa Intercontinentale con i lancieri e un futuro a Manchester, sponda United, per provare a raccogliere ufficialmente la pesante eredità di Sir Alex Ferguson.



A UN PASSO DALLA GLORIA

Le grandi imprese di Sabella, invece, si sono fermate sempre un passo prima della gloria. Nel 2009, proprio Messi gli tolse la gioia del Mondiale per Club. Finale di Abu Dhabi fra Estudiantes e Barcellona, 1-1 ai tempi supplementari, quando al 110' arriva la firma della Pulce. Nel 1986, pur non essendo un fenomeno, sfiorò la convocazione ai Mondiali del 1986. Alla fine, Carlos Tapia e Ricardo Bochini lo superarono nelle gerarchie di Carlos Biliardo. Ventotto anni dopo, el Pachorra sogna di poter alzare quella Coppa: «Il calcio è così, è tutta una questione di destino. Devi solo essere pronto a riceverlo».



Intanto, 24 anni dopo è riuscito a portare l'Argentina oltre i quarti di finale. Percorso e carattere differente da Louis van Gaal, imprevedibile e calcolatore, tanto che la mossa di Krul in Olanda gli è già valsa il soprannome di «Van Genio». L'olandese si è preparato alla sfida di Itaquera diversamente rispetto alle gare precedenti. In maniera più discreta. L'informazione che De Jong, già indicato come fuori dalla coppa, potesse rientrare per la semifinale è stata confermata dall'allenamento di ieri. Il milanista è apparso per i 15' minuti davanti a media e telecamere del Pacaembu, partecipando al riscaldamento. Non è stato possibile appurare, però, se abbia lavorato anche col pallone. Van Gaal pensa soprattutto a lui per marcare Messi. Vlaar, in dubbio nei giorni scorsi per un fastidio al ginocchio sinistro, si è allenato regolarmente e dovrebbe essere in campo dall'inizio.



I PROBLEMI DI STOMACO

Una scena curiosa ha invece chiamato l'attenzione dei giornalisti. Dopo il classico discorso d'apertura, van Gaal si è fermato a parlare dieci minuti in più con van Persie e Jaanmat, che hanno poi proseguito l'allenamento da soli. Ma niente pre-tattica, van Gaal ha spiegato la decisione in conferenza stampa: «Sia van Persie che Jaanmat hanno avuto problemi di stomaco. Meglio farli lavorare a parte e non correre rischi». Carte scoperte anche sull'argomento De Jong: «Non posso decidere adesso. Ho fatto dei tentativi, ma dobbiamo aspettare una risposta per domani (oggi, ndr). Se sarà positiva, il miracolo sarà compiuto». Nessun favorito per il futuro manager dello United: «Esiste il 50% di possibilità per entrambe. Servirebbe un po' di fortuna. Noi olandesi diciamo che tiriamo la moneta in aria e deve ricadere a nostro favore».



IL SOSTITUTO DI DI MARIA

Sabella, invece, sono giorni che pensa a come sostituire il prezioso Di Maria. È combattuto da due opzioni: Peréz o Palacio. L'impressione è che scelga per la continuità e schieri Peréz dal primo minuto. Aguero, invece, resta un'idea a partita in corso. Lavezzi dovrà sacrificarsi ancora una volta sulla linea di centrocampo, trasformando l'albiceleste rapidamente da 4-4-2 a 4-3-3. Ad aiutarlo ci saranno Mascherano e Biglia, leggermente più convincente e ordinato di Gago nell' ultima prova contro il Belgio a Brasilia.



LA CURIOSITA'

C'è Argentina - Olanda, cosa sentirà Maxima?»: è uno dei tanti tweet che circolano in queste ore in vista della semifinale tra la Seleccion della nazione dove Maxima Zorreguieta - consorte del Re d'Olanda - è nata nel 1971 e i Paesi Bassi dei quali è regina dall'anno scorso. Sono molti gli argentini che sulle reti sociali si chiedono in altre parole per chi tiferà Maxima. Una domanda fatta per divertimento ma anche sul serio. Quella a San Paolo è in fondo una semifinale mundial e con il calcio nel Rio de la Plata non si scherza. Sono ormai dodici anni che la Maxima più famosa di Buenos Aires ha preso la nazionalità olandese, senza la quale non avrebbe appunto potuto sposare Willem Alexandre. Tuttavia, la bionda regina Orange ha mantenuto la nazionalità argentina.



LE PROBABILI FORMAZIONI

OLANDA (3-5-2): Cillessen 1; Vlaar 2, de Vrij 3, Martins Indi 4; Kuyt 15, Wijnaldum 20, Sneijder 10, Blind 5, Jaanmat 7; Robben 11, Van Persie. Allenatore: Van Gaal

ARGENTINA (4-4-2): Romero 1; Zabaleta 4, Demichelis 15, Garay 2, Rojo 16; Biglia 6, Mascherano 14, Peréz 8, Lavezzi 22; Messi 10, Higuain 9. Allenatore: Sabella

Arbitro: Cuneyt Cakir (Tur)
Ultimo aggiornamento: 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA