Stop alle fucilate alle nutrie. «Nuovo
pericolo i cinghiali» dice il sindaco

Martedì 6 Ottobre 2015
Stop alle fucilate alle nutrie. «Nuovo pericolo i cinghiali» dice il sindaco
BRENDOLA - Il Comune di Brendola ha scelto di anticipare la scadenza dell’ordinanza emessa lo scorso luglio, con cui autorizzava cattura o abbattimento diretto delle nutrie con arma da fuoco da parte di personale in possesso di abilitazione, cacciatori con patentino o agricoltori in possesso di porto d’armi. Il termine, precedentemente fissato al 20 novembre prossimo, è stato posto al 5 ottobre, e quindi la disposizione non è più in vigore. L’ordinanza era stata emessa per contrastare la proliferazione del pericoloso (per l'ambiente) animale, la cui eccessiva presenza nel territorio - si legge in una nota del municipio - risulta dannosa sia per la stabilità idrogeologica sia per la sicurezza viabilistica e stradale.



Tale posizione, condivisa in breve da altre istituzioni e amministrazioni - oltre che doverosamente supportata da perizie di organi super partes - ha però incontrato le resistenze dell’Associazione vittime della caccia, che ha avanzato ricorso al Tar. Per evitare lunghi e impegnativi contenziosi legali, il Comune di Brendola ha scelto quindi di precedere il pronunciamento del Tar lasciando decadere l’ordinanza attraverso l’anticipazione della scadenza.



“Pur ritenendo pretestuose e non condivisibili le tesi dell'Associazione ricorrente - spiega il sindaco Renato Ceron - abbiamo osservato come in queste settimane siano già stati raggiunti i risultati che ci eravamo prefissati, anche attraverso il lavoro a forze congiunte con il Consorzio Alta Pianura Veneta. Nel frattempo è anche cominciata la stagione venatoria, e quindi una maggiore presenza dei cacciatori farà da ulteriore deterrente alla riproduzione incontrollata dell’animale. Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto di lasciar decadere l’ordinanza, annullando di fatto il ricorso ed evitando così inutili strascichi alla vicenda”.



In parallelo alle disposizioni dell’ordinanza il Consorzio ha portato avanti nelle scorse settimane opere di bonifica sui corsi d’acqua e rinforzo degli argini, che hanno contribuito nel ridurre la presenza di nutrie nell’area.



“Possiamo tranquillamente non considerarla più una ‘emergenza’ - aggiunge Ceron - anche se il problema resta risolto solo per il momento. In attesa di risposte strutturali, adesso il vero pericolo è la presenza incontrollata di branchi di cinghiali. Per questo ho voluto chiamare a raccolta i sindaci dei Comuni vicini, attorno a un tavolo tecnico con la Regione che affronti una volta per tutte entrambe le questioni. I cinghiali in questi mesi hanno già causato danni per centinaia di migliaia di euro nella zona del Golf Club e nelle aree limitrofe, ma sono soprattutto pericolosi per le persone, poichè tendono ad attaccare se si sentono minacciati. E noi amministratori non possiamo permettere che la gente abbia paura di muoversi tra i sentieri e i percorsi ciclistici delle nostre zone. Alla Regione vogliamo chiedere disposizioni chiare e immediate per trovare una soluzione condivisa”.

Ultimo aggiornamento: 13:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA