LONGARONE - Paletta alzata ai motociclisti. Al via oggi la task force delle forze dell'ordine lungo la strada che porta al Vajont. Non ne sfuggirà uno, ai controlli, che a partire da oggi e per tutti i fine settimana estivi si faranno serrati lungo la strada tutta curve che conduce a Erto, molto frequentata dai centauri nei sabati e nelle domeniche estive per gite fuori porta.
In particolare la presenza fissa delle forze dell'ordine interesserà il tratto, particolarmente pericoloso, all'altezza della frazione di Codissago. Il nuovo piano sicurezza è stato deciso ieri in prefettura, in occasione della seduta del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica a cui hanno preso parte oltre al vice prefetto vicario Carlo De Rogatis il sindaco di Longarone, territorio in cui ricadono i tratto stradali sotto la lente d'ingrandimento, Roberto Padrin, il questore, il capo compartimento polizia stradale per il Trentino Alto Adige e Belluno insieme al comandante della sezione locale, i rappresentanti di carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale e polizia provinciale.
Sul tavolo quelli che da sempre sono buchi neri, in termini di sicurezza, della viabilità longaronese: la Sp 251 della Val Cellina e Val di Zoldo e la Ss 51 di Alemagna: chi le percorre preme troppo il piede sull'acceleratore e a sfrecciare ad alta velocità, incuranti dei limiti e dei pericoli, sono soprattutto i motociclisti.
A portare il tema all'attenzione del tavolo sono state le numerose segnalazioni arrivate al sindaco di Longarone dai residenti del comune e da questo presentate a palazzo dei Rettori.
D'ora in avanti, insomma, i controlli saranno potenziati, si serviranno di autovelox mobili, vedranno la collaborazione di tutte le forze dell'ordine e nel tratto della 251 fino a Pascoli il limite di velocità sarà abbassato a 50 chilometri all'ora.
«È la prima volta, da che io ricordi - spiega il capo di gabinetto della prefettura Andrea Celsi - che la questione dell'alta velocità in quella parte del territorio viene affrontata e vengono prese misure specifiche».
Ultimo aggiornamento: 16:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA In particolare la presenza fissa delle forze dell'ordine interesserà il tratto, particolarmente pericoloso, all'altezza della frazione di Codissago. Il nuovo piano sicurezza è stato deciso ieri in prefettura, in occasione della seduta del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica a cui hanno preso parte oltre al vice prefetto vicario Carlo De Rogatis il sindaco di Longarone, territorio in cui ricadono i tratto stradali sotto la lente d'ingrandimento, Roberto Padrin, il questore, il capo compartimento polizia stradale per il Trentino Alto Adige e Belluno insieme al comandante della sezione locale, i rappresentanti di carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale e polizia provinciale.
Sul tavolo quelli che da sempre sono buchi neri, in termini di sicurezza, della viabilità longaronese: la Sp 251 della Val Cellina e Val di Zoldo e la Ss 51 di Alemagna: chi le percorre preme troppo il piede sull'acceleratore e a sfrecciare ad alta velocità, incuranti dei limiti e dei pericoli, sono soprattutto i motociclisti.
A portare il tema all'attenzione del tavolo sono state le numerose segnalazioni arrivate al sindaco di Longarone dai residenti del comune e da questo presentate a palazzo dei Rettori.
D'ora in avanti, insomma, i controlli saranno potenziati, si serviranno di autovelox mobili, vedranno la collaborazione di tutte le forze dell'ordine e nel tratto della 251 fino a Pascoli il limite di velocità sarà abbassato a 50 chilometri all'ora.
«È la prima volta, da che io ricordi - spiega il capo di gabinetto della prefettura Andrea Celsi - che la questione dell'alta velocità in quella parte del territorio viene affrontata e vengono prese misure specifiche».
