La strana coppia Balotelli - Cassano:
Prandelli affida Super Mario ad Antonio

Sabato 23 Giugno 2012
Balotelli e Cassano
Avanti con l’Inghilterra. Ci tocca. E sar anche l’occasione buona per dimostrare quanto vale la nazionale di calcio italiana. Gli inglesi visti fin qui all’Europeo non sembrano imbattibili, ma sono pur sempre una squadra scorbutica, orgogliosa. Soprattutto hanno imparato bene una cosa dagli allenatori italiani: giocare all’italiana.



La nazionale di Hodgson (un passato non memorabile all’Inter morattiana) vive sulla lezione dell’ex ct Fabio Capello; di più, l’attuale allenatore è uno che ha assorbito anche la lezione del Milan di Sacchi. Per questo la sua Inghilterra si basa prima di tutto sul principio della difesa, conta non prendere gol. L’Italia dovrà cambiare modulo rispetto alle ultime partite: imporre un gioco basato sulla velocità, sulla tecnica, sulla palla bassa. Una volta di più dovrà trarre il meglio dal gioco all’italiana. Gli azzurri non incontrano gli inglesi in gare valide per qualificazioni da dieci anni, le ultime volte sono state favorevoli. Dopo l’ormai vecchio gol di Capello che segnò la prima vittoria italiana a Londra (ricordate? Sgroppata imperiosa di Chinaglia sulla destra e palla al centro toccata di precisione) abbiamo vinto altre volte. Da segnalare sulla fine degli Anni ’90 almeno la rete di Zola che giocava già nel Chelsea.



La strada per la semifinale si può spalancare e l’Italia può entrare così tra le quattro più forti squadre d’Europa e giocarsela alla pari con le altre. Sarà importante non commettere errori e puntare sulla formazione giusta. L’Italia ha dato l’impressione di essere una squadra a lenta carburazione, acquista solidità dopo aver macinato chilometri, dopo aver messo a punto uomini e tattica.



Certo si finisce sempre per parlare di questo o di quello più che della Nazionale, pare che per la stampa estera l’Italia sia tutta, nel bene e nel male, in Mario Balotelli. Il giovane vive con i tabloid inglesi alle costole, qualsiasi cosa faccia viene sparata in prima pagina. Già ha di suo una fama da cattivo ragazzo, aggiungeteci ogni minuto un’attenzione esasperata dei media votati al gossip. Balotelli è adorato e criticato, amato e temuto, capace di esaltare centinaia di bambini che fanno la coda per chiedergli un autografo, capace anche di far infuriare il più paziente dei suoi allenatori o il più complice dei suoi compagni.



Esplode in gol incredibili e in altrettanto incredibili follie. Ma non serve prendersela sempre con lui. Di sicuro, come dice De Rossi, è grandicello per distinguere le cose buone da quelle cattive. Guadagna abbastanza per imparare in fretta cosa sia la professionalità. E ha alle spalle un’esperienza di vita che dovrebbe fargli capire come sia stato molto fortunato e per conoscere il valore del lavoro e dell’umiltà.



È un talento calcistico, ma nella vita questo può non rappresentare tutto. Ora, però, è in buone mani: Prandelli gli ha assegnato come tutor Antonio Cassano. Sì, proprio l’altro cattivo ragazzo della squadra. Appena qualche mese fa ci sarebbe stato da ridere, è come se avessero scelto il Pierino delle barzellette per insegnare le tabelline.



L’ultima uscita, poi, non era stata esemplare: Cassano ben provocato dai giornalisti si era dilungato, naturalmente alla sua maniera, sul problema dei gay nel calcio. Solo che Cassano è cambiato davvero, un po’ perché è diventato padre e si è responsabilizzato, un po’ perché un problema al cuore gli ha fatto temere di non giocare più e per tante notti ha sognato una rivincita sul campo, un gol come quello fatto agli irlandesi. Dice che si sente come uno nato due volte. Tocca a lui badare alle intemperanze di SuperMario e anche ispirarne con i suoi piedi le prodezze.
Ultimo aggiornamento: 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA