PADOVA - Non riuscivano ad avere un figlio, ma fino a poco tempo fa non si capiva il perch. Il loro problema era etichettato come una generica infertilit idiopatica, un problema senza una causa apparente. Poi, grazie a tecnologie avanzate e indagini molecolari, i ricercatori padovani sono riusciti a mettere in luce un difetto genico che comportava in alcuni pazienti problemi all'ormone Fsh, cruciale per la produzione di spermatozoi.
«Così abbiamo studiato una terapia, trattando finora i primi 15 uomini, e tre sono già diventati papà in modo naturale» ad anticipare è Carlo Foresta, del Dipartimento di medicina molecolare dell'Università di Padova. Foresta ne parlerà domani al II Convegno nazionale «Nuove tecnologie di medicina personalizzata nell'era post - genomica», al via a Padova. A infrangere i sogni di un gruppo di aspiranti papà «era infatti un difetto genico, che abbiamo potuto individuare grazie alle indagini molecolari: questo causava una ormone Fsh 'pigro', con un'attività inferiore alla norma, e di conseguenza una oligospermia nei pazienti. Una scoperta ottenuta grazie a uno studio genomico che abbiamo condotto nel nostro centro, con la collaborazione di Alberto Ferlin, e pubblicato su Fertility and Sterility. Poi abbiamo sottoposto a indagine un gruppo di uomini, individuando quelli con il difetto genico e trattando finora 15 soggetti con una terapia a base di Fsh».
L'idea era quella di riportare l'ormone ai livelli normali, "svegliandolo" un po'. «Abbiamo visto che in questo modo si ripristina la normale produzione spermatica e che i pazienti possono aspirare a diventare papà in modo naturale. Prova ne è - conclude - che i primi tre soggetti hanno avuto un figlio».
Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 09:11
«Così abbiamo studiato una terapia, trattando finora i primi 15 uomini, e tre sono già diventati papà in modo naturale» ad anticipare è Carlo Foresta, del Dipartimento di medicina molecolare dell'Università di Padova. Foresta ne parlerà domani al II Convegno nazionale «Nuove tecnologie di medicina personalizzata nell'era post - genomica», al via a Padova. A infrangere i sogni di un gruppo di aspiranti papà «era infatti un difetto genico, che abbiamo potuto individuare grazie alle indagini molecolari: questo causava una ormone Fsh 'pigro', con un'attività inferiore alla norma, e di conseguenza una oligospermia nei pazienti. Una scoperta ottenuta grazie a uno studio genomico che abbiamo condotto nel nostro centro, con la collaborazione di Alberto Ferlin, e pubblicato su Fertility and Sterility. Poi abbiamo sottoposto a indagine un gruppo di uomini, individuando quelli con il difetto genico e trattando finora 15 soggetti con una terapia a base di Fsh».
L'idea era quella di riportare l'ormone ai livelli normali, "svegliandolo" un po'. «Abbiamo visto che in questo modo si ripristina la normale produzione spermatica e che i pazienti possono aspirare a diventare papà in modo naturale. Prova ne è - conclude - che i primi tre soggetti hanno avuto un figlio».