Il Consorzio Cvn a Palazzo Chigi
con Galan per "sconti" e nomine

Mercoledì 4 Giugno 2014
Il Consorzio Cvn a Palazzo Chigi con Galan per "sconti" e nomine
L'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta era per il Consorzio Nuova Venezia «un riferimento molto importante» e l'ex presidente Giovanni Mazzacurati fu ricevuto da lui una volta a palazzo Chigi: emerge nell'inchiesta sul Mose anche se, scrive il Gip, i contatti sono «del tutto privi di rilievo penale».



Di Letta si parla quando Mazzacurati e il Consorzio puntano su un emendamento al decreto incentivi che introducesse una deroga al tetto del 15% per il Nord. In questo contesto avviene l'incontro, il 29 aprile 2010, a palazzo Chigi. Mazzacurati ci arriva dopo aver visto Marco Milanese, segretario di Tremonti. «Gli ho detto che la cosa si è risolta» dice l'ex presidente del Cnv. Nell'interrogatorio del 29 luglio scorso, spiega ai magistrati: «mi ha portato da Letta il presidente Galan... il dottor Letta è stato per i nostri progetti un riferimento molto importante, io mi sono rivolto molte volte a lui per un sacco di problemi; la ragione principale credo era dovuta all'importanza del progetto, che era anche un progetto che spiccava anche all'estero; per esempio, alcune volte il dottor Letta mi ha portato da Berlusconi, perché voleva sapere a che punto eravamo...il dottor Letta in questi anni non ha mai chiesto nulla».



I contatti con Letta, e con Tremonti, non hanno però rilievo penale, dice il Gip, «non risultando da parte degli stessi alcun tipo di richiesta ma risultando esclusivamente un interessamento da parte degli stessi rispetto ad un'importante opera quale il Mose, rientrante nella fisiologia dei rapporti politico istituzionali». Un altro riferimento a Letta c'è nell'ordinanza quando si parla della nomina a presidente del Magistrato delle acque di Ciriaco d'Alessio, l'uomo che sostituisce Cuccioletta e rimane in carica dal 2008 al 2013.



L'8 settembre 2011 Mazzacurati al telefono con Mauro Fabris (ex parlamentare Udeur) commenta la vicenda e dice di «di essere intervenuto presso il 'dottore'», cioè Gianni Letta, perché quella nomina non va bene. Da successive conversazioni si capisce che Mazzacurati vorrebbe andare da Letta per far cambiare idea ma viene sconsigliato perché si metterebbe contro Matteoli.



Al telefono con un altro degli indagati, Ad di Thetis Maria Brotto, dice: «bisogna andare da Letta..ma ho paura che combino un casino; mi metto contro il ministro». E Brotto: «non lo dobbiamo fare mai». «Da tali ultime conversazioni quindi si comprende che Mazzacurati - conclude il Gip - anche se non è riuscito a bloccare la nomina di D'Alessio,è comunque stato ricevuto da Gianni Letta, per cui si capisce che è solito mantenere contatti al massimo livello a Roma».
Ultimo aggiornamento: 22:29