Buffon: «Alena eccezionale in Brasile
Cerca di non far soffrire i figli»

Sabato 28 Giugno 2014
Buffon: «Alena eccezionale in Brasile Cerca di non far soffrire i figli»
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Il capitano della nazionale di calcio Gigi Buffon, archiviata la delusione mondiale, torna a parlare della sua situazione sentimentale.

«La presenza di Alena Seredova in tribuna ai Mondiali mi ha fatto piacere. L'unico obbligo che abbiamo è quello di non far soffrire i nostri figli, e grazie anche a una donna eccezionale come Alena ci stiamo riuscendo». Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera mentre ormai da mesi il campione è al centro del gossip per una presunta relazione con la giornalista di Sky Sport Ilaria D'Amico.

«Il gossip lo metto in conto e lo capisco. Però io sono diventato famoso per le cose che ho fatto in campo e sono pronto a commentarle in lungo e in largo. Quello che succede nella mia vita privata in realtà non interessa a nessuno. Non interessa quali siano le vere motivazioni, i sentimenti. Interessano il pettegolezzo, la morbosità. Se ne parlassi solleticherei solo questi", dice Buffon. "Quello che succede fuori dal campo riguarda solo me e le persone che mi accompagnano».

LE VACANZE IN ATTESA DI ILARIA Il portiere una volta atterrato si è rinchiuso nel suo fortino a Carrara dai genitori e dagli amici più intimi senza l'ex compagna Alena Seredova (che non è rientrata con il gruppo delle wags ma separatamente ha raggiunto Torino e ha fatto “aprire” le porte della “sua” villa a Forte de Marmi).Gigi quest'anno invece ha cambiato il suo “giro vacanze” soprattutto per via degli impegni della nuova fidanzata Ilaria D'Amico che sarà impegnata, per motivi di lavoro, fino a metà luglio. Poi la coppia deciderà dove passar le vacanze, lontano da flash dei fotografi.

LO SCONTRO CON BALOTELLI Nell'intervista Buffon smentisce di aver attaccato Mario Balotelli e torna a difendere i 'vecchì azzurri. "Leggo e sento spesso commenti ironici sull'età dei Pirlo, dei De Rossi, dei Buffon, dei Barzagli. Le chiacchiere passano e i fatti restano in campo: a rompersi le ossa per la causa sono sempre gli stessi", dichiara il portiere. "Spesso i giovani vengono caricati di grandi aspettative, ma sotto c'è molta fragilità. Se un giovane ha il talento per diventare un campione, non lo mandi in nazionale dopo tre, quattro partite ma gli fai arare l'erba in serie A. Adesso un ragazzo dopo tre buone partite è in nazionale e dà per scontato tutto".

Ultimo aggiornamento: 12:06