Carige, 21 milioni sequestrati a Berneschi, si cercano capitali all'estero

Venerdì 23 Maggio 2014
Giovanni Berneschi
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Iniziano domani mattina davanti al gip Adriana Petri gli interrogatori di garanzia per tre dei sette arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Guardia di finanza sull'associazione a delinquere finalizzata ala truffa e al riciclaggio di cui farebbe parte anche il vicepresidente dell'Abi e ex presidente di Carige Giovanni Berneschi. Il gip interrogherà in carcere il commercialista Andrea Vallebuona, il notaio svizzero Davide Enderlin e Sandro Calloni tutti detenuti in carcere a Marassi. Lunedì sarà invece la volta di Francesca Amisano, nuora di Giovanni Berneschi, detenuta nel carcere di Pontedecimo. Gli interrogatori di Berneschi, Menconi e Cavallini, detenuti ai domiciliari, sono previsti nei prossimi giorni.



Sono stati sequestrati in banca tra la Carige di Genova e Milano i 21 milioni di euro riferibili a Giovanni Berneschi, vicepresidente dell'Abi ed ex presidente di Carige agli arresti domiciliari da ieri. Oltre ai 21 milioni di euro, la Guardia di finanza ha operato altri sequestri tra cui 300 mila euro in contanti e materiale documentale definito «molto interessante». Berneschi, secondo gli inquirenti, «dispone di ingenti capitali al'estero, ancora da rimpatriare» e non esclude la possibilità di andare a vivere e lavorare «in Svizzera» dove avrebbe la possibilità di «lavorare per l'Unione banche svizzere». La possibilità di fuga è stato uno degli elementi che ha portato alla misura cautelare restrittiva.



Anche Andrea Vallebuona, come la nuora di Berneschi Amisano e lo stesso ex presidente di Carige ha capitali depositati al'estero. Nella fattispecie, si legge nel'ordinanza di custodia cautelare, Vallebuona conserva il "tesoretto" in banca a Locarno dove ha anche la disponibilità in una cassetta di sicurezza. In una intercettazione telefonica, Vallebuona confessa di «aver fatto qualche cazzatina in vita mia» come aver passato il confine con la Svizzera con «duecentomila.. eh... milioni in tasca». Anche Francesca Amisano avrebbe il suo bravo mucchietto di denaro in Svizzera: «la metà del patrimonio di Berneschi - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - come calcolato dall'Uif Bankitalia per effetto delle indagini scudo fiscale operato nel 2009».



Guzzetti: «Mai protetto Berneschi» «Non ho mai protetto Berneschi perchè è sufficientemente grande per difendersi da solo». Così il presidente della Fondazione Cariplo e delle Acri, Giuseppe Guzzetti, in merito ai domiciliari dell'ex presidente di Carige e vicepresidente Acri.



Il linguaggio in codice I viaggi in Svizzera erano «viaggi di piacere» e il conti «quelle ragazze lassù». Usavano perifrasi e termini criptati l'ex presidente di Carige Berneschi e l'imprenditore Calloni, socio di Berneschi, per descrivere i viaggi in territorio elvetico dove, secondo gli inquirenti, Berneschi aveva capitali scudati.



Menconi: «va beh, poi quando è che pensi di cominciare a fare magari dei viaggi di piacere?» Berneschi: «io devo venire a vedere quelle ragazze su»

Menconi: «si ma quando?»;

Berneschi: «eh allora io lunedì ti faccio il mio programmino»;

Menconi: «va beh tieni presente che per esempio un avvocato commercialista loro.. è andato via.. andate lui girano il modo ma a me che cazzo vanno a fare in giro, eh ritorna mi pare il 4 ... no, no aspetta ... mi sbaglio perdonami, adesso lo guardo qua il bigliettino ritorna il 15 ... 15 di ottobre»

Berneschi: «ecco avevo bisogno di parlare con quel commercialista»

Menconi: «eh allora fai in modo di ... facciamo una cena ... una cena da 15 - 16 - 17 quei giorni lì insomma».



Ma Berneschi e Menconi si erano anche fra di loro affibbiati dei soprannomi. Berneschi (B) parlando con la nuora Francesca Amisano (A) chiamava il socio «Quella testa di pera che se ne approfitta». Menconi a sua volta aveva definito Berneschi "Il Magro". Le "vecchie" sono le quote societarie. È il 23 ottobre 2013:

A.: eccomi

B.: ciao Franci

A.: ciao nonno

B.: la prossima settimana vorrei andare da Andrea (Vallebuona, ndr) perchè ...

A.: si

B.: quelle clienti che diciamo che assisto...

A.: si si

B.: ehm, un pò anziane e un pò rincoglionite ma sono sempre sveglie eh ... vogliono far ... vorrebbero far l'operazione eh levandosi di mezzo

A.: ah ... mmmh ...

B.: ... quella testa di pera (Menconi, ndr) che...

A.: sì

B.: che tu sai che insomma...

A.: sì, sì, sì

B.: è ... è meglio

A.: sì

B.: perchè quello lì poi tutti i giorni c'è un' erosione

A.: no, certo certo

B.: se ne approfitta, non se ne può più!.



Le intercettazioni Berneschi cercava "spalloni" per far passare i soldi alla frontiera svizzera. È quanto emerge dalle intercettazioni ambientali comprese nell'ordinanza cautelare a carico di Berneschi e altri 6 arrestati al termine di un'indagine della Guardia di finanza su un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio. Secondo quell'intercettazione ambientale Berneschi aveva chiesto a Luigi C. «se può offrire un servizio di spallonaggio di valuta dal'estero all'Italia».



Menconi: «Sento odore di Procure» Intercettato nel suo ufficio, Ferdinando Menconi, ex presidente di Carige Vita nuova, parlava a un ragioniere spiegando i motivi che l'avevano convinto a uscire dagli affari con Giovanni Berneschi.

«Devo uscirne perchè sento odore di procure.. di cose... Carige.. Ho delle previsioni.. il viceprocuratore di Genova.. mio carissimo amico mi ha detto non sei... stattene fuori».



Così, nel prosieguo dell'ambientale, Menconi parla dei due magistrati che hanno in mano l'inchiesta Carige nata dal verbale ispettivo di Bankitalia: «quello lì - dice riferendosi a uno dei due magistrati - sogna di risolvere un problema che non ha risolto in sette anni, in realtà non risolve un cazzo».



Per la Procura sono «scheletri nell'armadio» che dimostrano come gli immobili acquistati da Berneschi venissero sopravvalutati per ottenere plusvalenze. In una intercettazione due professionisti della banca discutono proprio sul patrimonio e sulla valutazione dei due alberghi romani, il Pisana e il Mercure fatti acquistare da Berneschi al gruppo per 70 milioni. A parlare sono un commercialista (A) che lavora nello studio di Andrea Vallebuona (arrestato ieri assieme a Berneschi e altre cinque persone) e un dipendente della banca (M):



M: attenzione, attenzione ... il valore complessivo, come da perizie...

A: mmmh...

M: tieniti forte, le perizie dicono che...

A: eh, portiamo i libri in Tribunale...

M: praticamente sì. Vale 34 milioni e 8, pagato 70 e 500.

A: gli immobili quindi valgono 34 e 8?

M: valgono 16 e 7 e 18 e 100.

A: ah beh, mi devo mica preoccupare?

M: bah, non lo so ... (...)



Particolarmente significativo anche il passaggio successivo:



A: e mi porto a casa una bella sopravvenienza

M: mmmh ... tu riesci a darmi un valore di patrimonio? A: attuale? Allora ...

M: ma si può andare a svalutare di tanti milioni? Mah... io non ci credo....
Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 11:51