«Fondi a Enrico Letta, favori
a Massimo Cacciari». E spunta
un collegamento con l'Expo

Mercoledì 11 Giugno 2014
Enrico Letta e Massimo Cacciari
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VENEZIA - Dai verbali di Mazzacurati spunta anche Massimo Cacciari, che comunque non è indagato all'interno dell'inchiesta Mose: avrebbe fatto un favore, su richiesta dell'ex sindaco, sponsorizzando il Calcio Venezia dell’allora presidente Lorenzo Marinese e concedendo un lavoro all’azienda dello stesso.

Ma Roberto Pravatà, vicedirettore generale del Consorzio Venezia Nuova, parla anche di fondi dati al Pd attraverso un incarico fittizio per l'Arsenale di Venezia all'ex premier Enrico Letta per 150mila euro. L'importo doveva sostenere la candidatura di Letta nel 2007. Pravatà racconta che l'intermediario sarebbe stato il commercialista Arcangelo Boldrin di Mestre.

L'ex premier smentisce tutto, parlando di finanziamenti ottenuti soltanto in maniera lecita e pubblica. Anche Enrico Letta non è indagato.

Ma emergono anche collegamenti tra l'inchiesta Mose e l'Expo di Milano.

Mazzacurati, infatti, racconta di un rapporto stretto tra Piergiorgio Baita ed Erasmo Cinque, molto vicino all'ex ministro Matteoli. Baita e Cinque avrebbero preso insieme un lotto dell'Expo a Milano, la Piastra, già nel mirino della magistratura.

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA