I segreti dell'allenamento svelati
dall'oro olimpico Stefano Baldini

Giovedì 20 Marzo 2014 di Marco D'Incà
I segreti dell'allenamento svelati dall'oro olimpico Stefano Baldini
BELLUNO - Stefano Baldini, campione olimpico nella maratona a Atene 2004 La Belluno-Feltre Run è ormai alle porte e la nostra rubrica dedicata alla corsa (qui sul sito, e nell’edizione cartacea di Belluno) continua la marcia d’avvicinamento all’evento. E chi, domenica 30 marzo, parteciperà alla settima edizione della 30 chilometri su strada (informazioni e iscrizioni www.bellunofeltrerun.it), potrà certamente far tesoro di consigli, dritte e suggerimenti di un illustre conoscitore della materia.

Uno che, sul mondo della corsa, ha scritto libri e tenuto convegni. Ma, soprattutto, uno che all'intelligenza e alle conoscenze sul piano teorico, ha saputo abbinare una pratica rigorosa e attenta, lungo una carriera costellata di successi, podi e medaglie. Come quell'oro del 2004, ad Atene. Frutto di un'Olimpiade leggendaria: il riferimento è ovviamente a Stefano Baldini. Il campionissimo che 10 anni fa trionfò allo stadio Panathinaikon, nella madre di tutte le maratone, è anche il protagonista della quarta puntata della nostra rubrica sulla Belluno-Feltre Run.



Baldini, come si prepara una corsa 30 di chilometri?



«Allenandosi molto. Sembrerà banale, ma la distanza è considerevole e, come metodologie di allenamento, siamo più sul versante di una maratona: di una distanza sui 42 km. Insomma, piuttosto impegnativa».



Quindi si può affermare che una 30 km è propedeutica alla maratona?



«Assolutamente sì. Una distanza come quella della Belluno-Feltre Run è funzionale alla preparazione della maratona. Io stesso, prima di una gara della mia specialità, prendevo parte a tre o quattro corse da 30 km. L'ultima delle quali, a quindici giorni di distanza dalla competizione».



E una volta tagliato il traguardo? Ci sono delle accortezze da seguire?



«Questo è un aspetto che viene sottolineato sempre troppo poco: il recupero post gara è importante tanto quanto l'allenamento. Spesso gli atleti giunti all'arrivo sbagliano, sottovalutando uno sforzo ad altissima intensità. È fondamentale prendersi i giusti tempi di riposo, recuperare il dovuto. E poi consiglio un bel massaggio di scarico».



Il giorno stesso della gara?



«Meglio il giorno successivo. E, durante la settimana che segue la 30 chilometri, correre va bene, ma moderatamente».



Baldini, ora che è commissario tecnico del settore giovanile della Fidal, cosa si sente di dire a un ragazzo che ama la corsa e che, magari, domenica 30 sarà al via in piazza dei Martiri, a Belluno?



«Solo di divertirsi e non avere fretta di scegliere la specialità in cui intende cimentarsi in età matura, visto che la corsa offre tantissime possibilità».
Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 18:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA