Ballottaggi, in Veneto finisce tre a tre
Pdl: «Dove si litiga la gente ti punisce»

Martedì 31 Maggio 2011 di Alda Vanzan
Alberto Giorgetti (archivio)
VENEZIA - Una lezione, da questi ballottaggi, a Nordest arriva per tutti. Destra e sinistra. E sono gli stessi big a riconoscerlo. Dove si litiga e ci si divide, la gente ti sanziona, dice Alberto Giorgetti, coordinatore veneto del Pdl. Per vincere o si fanno le primarie o si punta su alleanze innovative», dice Rosanna Filippin, segretaria veneta del Pd. Ciascun assunto parte dal più importante dei ballottaggi scrutinati ieri: Rovigo. Qui il centrodestra si è presentato compatto e ha vinto. Il centrosinistra, che governava fino all’altro giorno, ha pagato l’"imposizione" del candidato, il non aver fatto le primarie e nemmeno tentato alleanze "nuove".



Il bilancio di questi ballottaggi è di 3 a 3 (qui tutti i risultati dei ballottaggi a Nordest). Il centrosinistra aveva Rovigo, Montebelluna, Este. Mantiene Este, perde gli altri due (e anche nel centro trevigiano è una sberla, qui era sindaco la capogruppo del Pd in Regione Laura Puppato), conquista Chioggia e Cavarzere. Ma di tre sindaci, uno solo del Pd: Giancarlo Piva a Este, che per la seconda volta sconfigge la leghista, deputata, Paola Goisis. A Chioggia Giuseppe Casson è dell’Udc, a Cavarzere Henri Tomasi non ha tessere. Il centrodestra prende Rovigo con Bruno Piva, riconferma Adria con Massimo Bobo Barbujani, espugna Montebelluna con il leghista Marzio Favero. Abano era del centrodestra e se lo prende l’outsider Luca Claudio. A Oderzo rivince, battendo la leghista Michela Durante, il civico Pietro Dalla Libera.



Giorgetti: «Bene Rovigo, era l’appuntamento elettorale più in salita. Bene Adria e Montebelluna. A Cavarzere e Chioggia hanno pesato le divisioni interne, ma non darei a questi due voti un peso politico. Este si sapeva che era difficile». Giudizio: «Non abbiamo registrato cedimenti. Anzi, abbiamo conquistato Rovigo». Morale: «Dove si litiga e ci si divide, la gente ti sanziona». E Abano? «Perdere Abano non è certo un successo, ma meglio Luca Claudio che un uomo della sinistra». Dei risultati nazionali, a partire da Milano, Giorgetti ammette: «Abbiamo sbagliato a caricare di significato politico queste elezioni, erano comunque delle amministrative. Lo stesso errore lo facemmo a Verona, ma la volta successiva abbiamo vinto noi». Giorgetti, sottosegretario alle Finanze: terremoti in vista nel governo? «Sarebbe un errore, così come sottovalutare l’esito elettorale. Ma non vedo crisi strutturali. Dobbiamo fare una verifica programmatica e se c’è qualche uomo da cambiare, lo si cambia. Bondi? Non è lui il problema, eccessive le sue dimissioni». Ma dalla Regione il capogruppo Dario Bond avverte: «Dobbiamo puntare alla regionalizzazione del Pdl, il partito deve poter prescindere dalle logiche nazionali».



Nel Pd Filippin ammette: «Servivano le primarie, soprattutto a Rovigo. I candidati devono essere legittimati». L’alternativa è l’alleanza «innovativa», come quella, vincente, con l’Udc a Chioggia. Amarezza per Montebelluna: «Mi dispiace, ma lì è Pedemontana, con Puppato c’era stato il "miracolo", senza una personalità forte il dato politico ha ripreso il sopravvento». Future alleanze? «La coalizione di centrosinistra è il nostro campo naturale, ma in Veneto c’è una fascia di elettorato che si colloca al centro e può essere interessata a un governo alternativo».



Il segretario regionale dell’Udc, Antonio De Poli, citando anche Este e Oderzo, gongola: «In Veneto bocciati i leghisti, trionfano i moderati». Tracciata la via dell’intesa col Pd? De Poli frena: «Non possiamo illuderci di aver creato una alternativa al centrodestra, la verità è che i cittadini scelgono i candidati migliori».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 19:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA