Altri due evasi uno era in carcere per omicidio

Mercoledì 30 Aprile 2014
Ancora evasioni. Due detenuti sono fuggiti ieri, dai penitenziari di Bollate e Monza, ed entrambi godevano di condizioni particolari: permesso premio uno e lavoro esterno l'altro. Così a poche ore dal caso di Filippo De Cristofaro, il killer del catamarano all'ergastolo per aver ucciso la skipper Annarita Curina, la storia si ripete. Esattamente come De Cristofaro, un detenuto di Bollate in permesso premio non si è presentato ai carabinieri per l'obbligo di firma e non ha fatto rientro in carcere: è il tunisino Ballouti Moncef, condannato per omicidio, fine pena nel 2020. Moncef era stato ammesso al lavoro esterno prima con scorta e quindi, vista la buona condotta, senza scorta. Poi gli sono stati concessi dei permessi premio, ma questa volta lui non è tornato. In cella è stata disposta anche una perquisizione: tutti i suoi effetti personali sono risultati al loro posto, tranne il suo pc.
La seconda evasione riguarda un detenuto marocchino di 39 anni, fuggito dal carcere di Monza. Lo hanno reso noto i carabinieri ma non si conoscono le sue generalità. L'allarme è stato lanciato intorno alle 13.30. L'uomo è uscito dal penitenziario per svolgere un'attività esterna, ma non si è presentato sul luogo di lavoro; deve scontare una pena relativa a reati legati a sostanze stupefacenti, che terminerà nell'agosto 2015.
I due episodi allungano la lista degli evasi di recente: otto i casi che negli ultimi quattro mesi hanno fatto rumore, e quattro riguardano assassini. Tutti sono stati catturati, tranne De Cristofaro e i due di ieri.