Agenzia delle Entrate e Poste:
un incubo il ricalcolo del Tfr

Domenica 29 Settembre 2013
Ricevo una cartella da Agenzia delle Entrate per un ricalcolo del Tfr liquidatomi nel 2008. Pare che il ricalcolo sia esatto ma nella specifica della cartella mi trovo addebitato una penale del 30% pi altre spese di notifica che mi fà aumentare la cifra da pagare del 50%. l'aggravio della cifra è riferita alla sanzione pecuniaria per omesso pagamento in quanto pare che nel luglio 2012 la stessa Agenzia abbia spedito una raccomandata con la prima richiesta di pagamento.



Raccomandata che io non ho mai ricevuto e della quale non sono mai stato avvisato.



Ho accertato presso l'ufficio postale della mia zona che dai loro registri risulta una mancata consegna e il non ritiro della raccomandata. Insomma il postino avrebbe lasciato l'avviso che io peraltro non ho mai ricevuto e trovato nella mia cassetta postale.



La beffa è che l'Agenzia delle Entrate ritiene la compiuta giacenza e la restituzione della raccomandata come avvenuta consegna e pertanto tutto regolare dal loro punto di vista e per cui la sanzione và pagata. Non ci sono scusanti!.



Mi domando come fa l'Ufficio Postale a restituire una raccomandata conoscendo bene chi è il mittente cioè l'Agenzia delle Entrate(per cui tasse da pagare) sapendo la gravità della cosa e le conseguenze per il cittadino. Un altro avviso dopo 10 gg non poteva essere fatto?. No si sono tenuti per un mese la raccomandata e poi l'hanno restituita.



La stessa Agenzia aspetta un anno per rispedire l'avviso con l aggravante di cui sopra. Una regola, disposizioni mah! Fatto sta che dopo un anno impongono al cittadino di pagare la penale che fa lievitare in modo ingente la cifra da pagare. Tutto a beneficio delle casse dello stato.



L'assurdo: nel contatto con l'agenzia delle Entrate vengo a sapere che a mio favore risulta un credito irpef (che io ignoravo) relativo alla liquidazione della previdenza complementare avvenuto sempre nel 2008.



Di questo credito peraltro loro non mi avviseranno, nè provvederanno alla liquidazione e tantomeno alla compensazione con quanto devo pagare.



Mi sembra inverosimile.



Ma come fa lo Stato a chiedere di pagare una tassa e far finta di niente per quello che ti deve restituire?



Mi sento veramente umiliato e calpestato da questo atteggiamento di supponenza e prepotenza. Come cittadino onesto non sono creduto ed alla prima occasione vengo costretto a pagare per colpe che non ho commesso.




Oscar Benazzato

Padova


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