Si è dovuto difendere proprio da chi avrebbe dovuto difenderlo. E' la storia di un imprenditore 50enne di Anagni al quale il suo avvocato di fiducia ( si è scoperto dopo che sarebbe specializzato nel far causa ai suoi stessi clienti) avrebbe chiesto circa 300 mila euro di parcella.
Non sapeva l'imprenditore che a causa del disinteresse del legale era finito nella Crif come cattivo pagatore. Nel momento in cui però gli ha revocato il mandato l'avvocato del foro di Roma lo ha citato in giudizio attivando il ricorso ex 702 bis cioè il pagamento delle parcelle. All'imprenditore anagnino sono stati chiesti 300 mila euro. L'uomo che si è rivolto allo studio Pavia , ha fatto scattare una denuncia. Secondo quanto riferito nonostante l'avvocato avesse persino messo delle firme apocrife per poter aumentare le sue parcelle, era arrivato anche a minacciarlo se non pagava per intero quanto gli era dovuto. Della storia del legale che denuncia i suoi stessi clienti se ne è occupata anche la trasmissione Le Iene. Numerosi coloro che avrebbero subìto la stessa sorte dell'imprenditore anagnino. Tramite false denunce presentate dall'avvocato sarebbero stati trascinati alla sbarra. Da informazioni raccolte sembra che il tanto temuto principe del foro abbia presentato denuncia anche nei confronti di qualche collega che intralciava i suoi scopi. E proprio uno dei suoi colleghi avrebbe riferito che il legale fa leva sulla paura del cliente costretto per forza di cose a difendersi. E se per caso perde una causa? Niente paura, lui risulta nullatenente e non ha niente da temere. Tornando alla vicenda che ha coinvolto l'imprenditore di Anagni l'avvocato che adesso è imputato, è stato rinviato a giudizio per truffa ed estorsione. La vittima sarà difesa dai legali Enrico Pavia, Pietro Polidori e Davide Salvati.
Marina Mingarelli
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