Pietro e Maria, un viaggio di nozze atteso 56 anni

Mercoledì 20 Dicembre 2023 di Gianpiero Pizzuti
Pietro e Maria, un viaggio di nozze atteso 56 anni

 

Un viaggio di nozze atteso 56 anni, che non sembra essere ancora all'orizzonte. Eppure la storia dolce di Pietro e Maria Pia Facchini sembra essere uscita da una delle loro migliaia di torte realizzate in anni di attività.
Pietro, classe 1947, Maria Pia, classe 1949, uniti nella vita e nel lavoro, un binomio indissolubile che neanche il tempo ha scalfito. Dietro ad una delle consolidate abitudini in riva al Liri, a un gelato, una torta, una pasta, c'è un percorso di vita di cinquantasette anni, tanti ne ha messi dietro le spalle la pasticceria Facchini, capace di rimanere una delle più ridenti e solide strutture artigianali della città delle cascate. È impresa di pochi uomini, che per diletto, ma soprattutto per piacere, trasformano il proprio lavoro in un'arte. E' il caso di Pietro Facchini, che scommette sulla sua idea, quella che diventerà la sua straordinaria avventura di tutta la vita: aprire una pasticceria, per lui che arriva da Broccostella e che ad Isola del Liri non conosce praticamente nessuno. E' il 21 dicembre, mancano quattro giorni al Natale del 1967 e il buon Pietro alza per la prima volta le saracinesche in via Napoli ad Isola del Liri (di fianco all'Autoscuola Pame). E' un giovanotto con le spalle larghe e con pochi soldi in tasca, ma la volontà non manca, l'incoscienza dei suoi vent'anni, tanti ne aveva quando decise di sfidare la sorte, lo anima, lo sprona. Non solo è capace di mettere su un'attività dal nulla, ma è in grado nello stesso periodo di organizzare il suo matrimonio con la sua Maria Pia Pisani e guarda caso la prima commissione per una torta di matrimonio è proprio la loro.

IL MATRIMONIO

La coppia si sposa il 9 gennaio 1968, l'unico neo che i novelli sposi non hanno le possibilità per il viaggio di nozze. «Volevo un vestito da sposa da favola, un viaggio di nozze in un paese caldo, ma non avevamo le possibilità racconta Maria Pia .

Mi sarebbe bastato anche andare un paio di giorni a Roma, sessanta anni fa chi l'aveva mai vista la città eterna, per me che avevo appena 18 anni ed esisteva solo Sora ed Isola. Avevo Pietro, scaltro e pronto a realizzare i nostri sogni e questo mi bastava». I debiti per aprire il laboratorio sono tanti, impossibile pensare ad una vacanza, bisogna lavorare, tanto, anzi tantissimo, 18 ore al giorno. Il negozio non è grande, poco più di 50 metri quadrati, troppo stretto per ingombranti macchinari, tutto viene preparato rigorosamente a mano. Che bisognava lavorare i due giovani lo avevano capito bene e nonostante il "pancione" Maria Pia non conosce soste. Siamo arrivati a marzo del 1969 e mentre la donna è presa a farcire i bignè, un dolore lacerante, si piega in due, si sono rotte le acque. Arriva il primogenito, bagnato da farina e crema. Nel 1970 il grande salto, la pasticceria Facchini trasloca in piazza XX Settembre, dove continua tuttora la sua opera con due moderni ed attrezzati laboratori. In quell'anno Maria Pia è nuovamente in attesa. E' da poco passato il Natale del 1971, è nel suo laboratorio a preparare le crostate e di nuovo bussano al suo pancione: è l'ora della secondogenita, che nasce tra tanti vasi delle variegate marmellate. La pasticceria diventa sempre più un punto di riferimento nella quotidianità della città. Pietro continua la sua opera "espansiva". Acquista nel 1978 l'ex palestra pugilistica "Franco Valente" in via San Giuseppe e con il nuovo laboratorio arrivano macchinari d'avanguardia. Nel 1989 la pasticceria si "apre" ad un modo nuovo di gestire l'attività. Ad affiancare i dolci e le torte, è il bar, moderno, fornito di qualsiasi leccornia.

Il resto è storia recente con Pietro e Maria Pia che si guardano indietro nel ricordo di una giovinezza trascorsa con le mani in pasta, felici di avercela fatta. Sempre in attesa del viaggio di nozze rinviato 56 anni fa.

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA