Ceccano, il vescovo Spreafico agli studenti: «Chi usa droga e violenza è fottuto»

Giovedì 23 Marzo 2023 di Marco Barzelli
Monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone

Stamane, prendendo parte all’evento “Un vescovo incontra i giovani”, il vescovo di Frosinone Ambrogio Spreafico ha incontrato oltre cento studenti delle scuole superiori di Ceccano.

Nell’aula magna del Liceo scientifico, anche alla presenza di docenti e alunni dell’Istituto tecnico economico e dell’Alberghiero, ha risposto alle variegate domande di ragazzi di origini e religioni diverse.

Condizione giovanile, ricerca di senso, rapporti con la spiritualità e con la fede ma anche con la sessualità. Non è mancato il monito del vescovo a fronte dell’ultimo omicidio di un giovane ciociaro, Thomas Bricca di Alatri. «Chi usa droga e violenza, è fottuto», ha detto senza mezzi termini il vescovo della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino.   

Il vescovo Spreafico: «Ascoltare i giovani»

La parola d’ordine della mattinata è stata l’ascolto: «Noi dobbiamo ascoltarci, si dice spesso - così monsignor Spreafico a margine dell’incontro -.

Poi magari si urla invece di ascoltarsi. Qualche giorno fa ho incontrato associazioni di varia natura qui a Ceccano. Sono rimasto colpito anche dalla ricchezza di questo modo di vivere solidale, ognuno nel suo ambito, con i suoi compiti e le sue idee. Lavorare per gli altri, lavorare insieme è un grande segno in questa società molto divisa».

Stavolta ha voluto ascoltare i giovani: «Ne hanno bisogno - ha detto a riguardo il vescovo - Tante volte noi li giudichiamo, ma non li capiamo perché non li ascoltiamo. È tutta una catena per cui alla fine diventa difficile vivere insieme. Sono contento che la scuola abbia messo a disposizione questo spazio proprio per parlare, ascoltarci, capire anche quali sono i loro sogni, le loro attese nei confronti della loro vita in un mondo difficile, pieno di guerre e sofferenze».

Però l’ascolto deve essere reciproco: «Anche per noi uomini di chiesa è importante capire il mondo in cui siamo e anche provare ad aiutare, suscitare un pensiero e una risposta – ha concluso il responsabile della Diocesi frusinate -. Noi non abbiamo ricette, ma ascoltando si possono costruire insieme risposte che fanno il bene di tutti. Oggi dobbiamo imparare ad ascoltarci, a vivere insieme, a costruire un mondo fraterno, perché troppe sono le divisioni e fanno male. Rendono la vita complessa e difficile».  

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA