L'ondata di multe non si placa.
I vigili urbani hanno allertato il carro attrezzi per diverse vetture parcheggiate in divieto di sosta, tra cui quelle di alcuni dipendenti della clinica. Vibranti, le proteste dei dipendenti e non solo, soprattutto dei residenti di via Di Biasio, anche loro vittime dei raid della polizia pocale. «Dal 1970 verso le mie tasse al Comune di Cassino eppure, in 50 anni, non ho mai potuto vedere realizzato un marciapiede per collegare in sicurezza via Di Biasio con il centro di Cassino però dal Municipio si ricordano di via Di Biasio solo per venire qui e fare le multe» si sfoga una delle residenti evidenziando le criticità della zona. «Siamo rimasti scandalizzati nel vedere le multe a raffica dinanzi ad un posto dove qualcuno va anche per trovare i propri cari, in alcuni casi i defunti. Aiutiamo i profughi ucraini e poi non aiutiamo il prossimo, anzi lo vessiamo con multe e macchine portate via? Io - conclude una residente di via Di Biasio - trovo questo davvero assurdo».
A difendere l'operato dei vigili urbani è l'assessore al ramo, Barbara Alifuoco, che in merito ai controlli spiega: «Con gli introiti delle multe non andremo a cena fuori, questo è sicuro. Quei soldi verranno reinvestiti per la sicurezza stradale e per migliorare la viabilità, a partire dall'eliminazione delle buche. Io credo che la città deve capire una cosa: la cosa anomala non è che i vigili adesso sono in giro, fanno i controlli e, quando necessario perché notano infrazioni, multano. Ma il fatto che negli ultimi 15 o anche 20 anni questo non è stato fatto. Quindi oggi diamo per straordinario una cosa che dovrebbe rientrare nell'ordinario. Il problema c'era prima, non oggi. Poi, per carità, è possibile che anche gli agenti della Polizia Locale possano commettere qualche errore. Io sono a piena disposizione di tutti qualora qualche automobilista ritenga di essere stato multato ingiustamente».