Venerdì scorso aveva chiesto e ottenuto l'istituzione di una commissione trasparenza per fare chiarezza sul caso assunzioni, ma a quanto pare la mossa non è bastata a farlo uscire dall'angolo.
Ieri mattina Mauro Buschini ha presentato le dimissioni da presidente del Consiglio regionale. Passo indietro che arriva a quasi due anni dall'elezione alla guida della Pisana. Era il 17 aprile 2019. È il sesto presidente di fila che lascia lo scranno più alto del Consiglio regionale prima della fine del mandato. L'ultimo che è riuscito nell'impresa è stato Claudio Fazzone, il ras pontino di Forza Italia. Correva l'anno 2005.
Per Buschini fatali sono state fatali le assunzioni a tempo indeterminato al Consiglio regionale di 16 persone attinte da un bando del comune di Allumiere, paesino della città metropolitana di Roma. Fra i vincitori del concorso esponenti del Pd (tra questi il presidente del circolo del Pd di Frosinone, Andrea Palladino), del Movimento 5 stelle e della Lega. E attingendo da quella graduatoria altri esponenti del Pd o persone vicine al partito sono stati assunti al Comune di Guidonia, tra loro i ciociari Massimo D'Orazio (assessore di Isola Liri) e Riccardo Strambi (addetto stampa in Regione).
Procedure regolari, è stato ripetuto a più non posso, ma alla fine a pesare, al di là dei codicilli, è stata la questione politica, l'inopportunità su cui ha giocato facile l'opposizione ma hanno storto il naso anche esponenti dello stesso Pd, a cominciare dallo stesso Zingaretti. Questione, quella della opportunità politica schivata con cura dai protaginisti del caso. Ma il momento delicato del partito, le elezioni a Roma, non consentono tentennamenti.
«Non vivo questa scelta come una resa, né come un'azione dettata sotto la pressione delle polemiche - spiega Buschini - ma come un atto di amore verso questa istituzione, per aiutare a fare chiarezza e garantire prestigio al nostro Consiglio. Sono certo che apprezzerete questo gesto, che ritengo giusto per chi rappresenta e vive le istituzioni».
Buschini aggiunge: «Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni per garantire al mio successore di nominare in piena autonomia i membri della Commissione trasparenza che ho fortemente voluto e che, sono sicuro, confermerà la correttezza della procedura».
Per il presidente Nicola Zingaretti la commissione trasparenza «fugherà ogni eventuale dubbio sulle procedure adottate nelle ultime assunzioni». E sulle dimissioni del presidente del Consiglio regionale aggiunge: «Ringrazio Mauro Buschini per il suo gesto di serietà e responsabilità istituzionale». Gli esponenti del Pd ciociaro fanno quadrato intorno al presidente dimissionario dando atto del suo «gesto rispettoso delle istituzioni», come dichiara Francesco De Angelis.
La commissione trasparenza e le dimissioni di Buschini non bastano a Fratelli d'Italia: «Istituire la commissione è una furbata di cattivo gusto - dichiara il deputato Fabio Rampelli - Si proceda all'annullamento del concorso e delle assunzioni e si dimetta tutto l'ufficio di Presidenza che ne ha condiviso le scelte».