Quando il prezzo degli affitti si fa insostenibile è necessario pensare a modi di vivere e risparmiare alternativi.
Nel 2020 l'uomo ha divorziato da sua moglie dopo un matrimonio di otto anni, da cui sono nati cinque figli: Ava (15), Arthur (10), Florence (10), Matilda (5) e Ivy (4). La ricerca di una proprietà a Londra in cui potersi stabilire, tuttavia, si è fatta sempre più disperata e le circostanze difficili gli hanno permesso di prendere in considerazioni opzioni decisamente più creative e originali.
La vita sulla chiatta
Come riporta Independent, James ha avuto difficoltà a trovare una sistemazione dopo il divorzio. In effetti, tutto ciò che poteva permettersi era una stanza insieme a dei coinquilini, ma ciò gli avrebbe impedito di avere la libertà di vedere i suoi figli in maniera costante e di far passare loro la notte in casa. Così, il papà ha pensato a una soluzione alternativa e ha comprato una chiatta di più di 50 anni a circa 14mila euro. Per circa un anno, l'uomo si è messo al lavoro per ristrutturarla, renderla comoda e abitabile e poterla rimettere in acqua. «Con la crisi e il costo della vita attuale, vivere in barca è stata la decisione migliore che potessi prendere - dice James -. I prezzi degli immobili a Londra sono altissimi, ma sulla chiatta ho molta più libertà economica».
Gli ostacoli
Certo, la ristrutturazione ha comportato diversi problemi e ostacoli: «C'è stata una curva di apprendimento, diciamo, e a un certo punto la barca è affondata mentre la stavo riparando... ma non cambierei il mio stile di vita e voglio vivere qui per molti anni ancora». Per di più, ha potuto realizzare un sogno: «Ho sempre voluto vivere in barca e ho pensato fosse arrivato il momento».
James dichiara che i suoi figli adorano andarlo a trovare sulla chiatta e passare del tempo a bordo: «Per loro è molto divertente. Quando stavo rinnovando c'erano altre famiglie attraccate e potevano socializzare, è una sorta di piccola comunità di nomadi».
L'intero percorso è stato documentato sul suo canale Youtube: «Devo dire che è stato imbarazzante, ho passato anni a dire ai miei figli che Youtube non è una carriera e ora pubblico regolarmente. Ho iniziato come un modo per mandare aggiornamenti a un amico e il canale è cresciuto».
Considerando il totale di tutte le spese affrontate da James, tra cui il carburante, il gas, l'elettricità, la licenza per la navigazione, l'assicurazione, la manutenzione, si arriva a circa 350 euro mensili, per cui ammette di risparmiare oltre 3mila euro. Inoltre, ha imparato tanto: «Ho dovuto diventare costruttore, falegname, idraulico, benzinaio e ingegnere».