Blumenau, la città del Sud del Brasile famosa per la sua immigrazione tedesca e l’Oktoberfest locale, dove i turisti vanno per ritrovare un angolo d’Europa, nel giro di una mattinata si trasforma nell’epicentro di una nuova tragedia all’interno di una scuola.
Primario uccide moglie e figli, i funerali della famiglia Vicentini (foto Renato Vitturini)
Il luogo della strage
Tutto accade nel centralissimo quartiere di Velha, nella scuola materna “Cantinho Bom Pastor” (“L’angolino del buon pastore”).
I media locali riferiscono che i minori sono stati colpiti alla testa. L’arma usata è un’ascia. Altri quattro - due bambine di 5 anni e due bimbi di 5 e 3 anni - sono stati feriti e portati all’ospedale Santo Antônio. Nessuna sarebbe in stato grave. A pagare il prezzo più alto sono stati gli alunni del pre-scuola, che si trovavano nel parchetto esterno per fare attività all’aria aperta. Le conseguenze avrebbero potuto perfino essere peggiori se le maestre non avessero avuto la lucidità di mettere al sicuro i più piccoli. Le insegnanti, disorientate, pensavano che si trattasse di un uomo che si era rifugiato nella scuola dopo aver rapinato la stazione di servizio. “La mia collega è arrivata correndo e mi ha detto di chiudere la porta e la finestra perché un tizio aveva fatto una rapina. Ho chiuso i bimbi in bagno e solo in seguito hanno bussato alla porta dicendoci che era entrato per uccidere. Aveva più di un’arma”, ha riferito una maestra a Nsc TV, emittente del gruppo Globo.
Chi è l'assassino
L’uomo - che ha precedenti per detenzione di stupefacenti, lesioni e danni - dopo gli omicidi si è consegnato alla polizia militare della zona. In adolescenza, come riportato dal portale Uol, ha accoltellato il suo patrigno. Non è però ancora noto se abbia seguito percorsi socio-educativi di riabilitazione. Alle autorità non ha rilasciato dichiarazioni e, in queste prime ore, la difficoltà maggiore è provare a ricostruire quali motivazioni potrebbero esserci dietro tale follia. È inoltre da appurare se l’uomo abbia avuto dei complici e quanto fosse stato pianificato il gesto. Sono sotto osservazione anche i suoi device per delineare le sue ricerche on line. L’episodio, già molto cruento, ha scosso ancora di più l’opinione pubblica brasiliana poiché arriva a meno di dieci giorni da un altro omicidio avvenuto nel contesto scolastico. A San Paolo, una professoressa è stata uccisa a coltellate da un adolescente. Altri tre sono stati feriti. I dati aggiornati parlano di dieci episodi simili in tutto il Brasile dal 2011. “Non c’è dolore più grande che quello di una famiglia che perde i propri figli o nipoti, ancora di più se avviene con un atto di violenza contro bambini innocenti e indifesi”, ha commentato il presidente Lula definendo l’accaduto come “una mostruosità”.
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