Sono entrate nella «fase critica» le ricerche del sottomarino argentino San Juan, di cui si sono perse le tracce mercoledì scorso nell'Atlantico meridionale al largo delle coste della Patagonia.
Intanto il portavoce della marina argentina Enrique Balbi ha smentito che Il rumore rilevato nella zona dell'Atlantico sud dove si svolgono le ricerche del sottomarino San Juan disperso provenisse dal San Juan. Secondo Balbi. il rumore «non corrisponde a quello di un sottomarino, a un modello di quelli che dovrebbero essere i colpi fatti sulla calotta con il sistema Morse. Si tratta, ha precisato Balbi, di un rumore costante, forse biologico».
Il rumore «costante» è stato rilevato «all'altezza della Penisola di Valdes» a 360 chilometri dalla costa, in una zona, ha proseguito Balbi, con una «profondità media di circa 200 metri». Nel sottolineare che le condizioni meteo della zona di ricerca miglioreranno nelle prossime ore, il portavoce ha ricordato che «le navi oceanografiche» che si trovano nella zona rimangono comunque impegnate per confermare che il rumore non è di un sottomarino: «verrà scandagliata l'area attraverso i sonar affinché non rimanga alcun dubbio».