Migranti, altri 14 milioni in arrivo da Bruxelles per svuotare Lampedusa. La Commissione: non lasciamo sola l'Italia

Stanziamento per favorire i trasferimenti in altre strutture italiane meno affollate

Mercoledì 19 Luglio 2023 di Gabriele Rosana
Migranti, altri 14 milioni in arrivo da Bruxelles per svuotare Lampedusa. La Commissione: non lasciamo sola l'Italia

Non solo accordi di partenariato per rafforzare le frontiere e facilitare i respingimenti, come quello appena concluso con la Tunisia. L’Unione europea mette sul tavolo anche nuovi fondi d’emergenza a sostegno dell’accoglienza dei migranti a Lampedusa in vista del loro trasferimento presso altre strutture italiane, nel giorno in cui il conteggio degli sbarchi sull’isola si è avvicinato a quota mille arrivi in meno di 24 ore, e una motovedetta di Frontex ha portato in salvo 44 persone. 

La Commissione Ue ha annunciato, ieri, di aver stanziato oltre 14 milioni di euro per migliorare le condizioni dell’hotspot di contrada Imbriacola, dal 1° giugno gestito dalla Croce rossa italiana, e dei migranti che vi sono ospitati.

L’erogazione fa seguito a una richiesta, d’intesa con il ministero dell’Interno, presentata dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la principale entità intergovernativa che si occupa del tema nel quadro dell’Onu, che se ne avvarrà in concreto. 

LA NOTA DELLA COMMISSIONE
«In considerazione dell’aumento del numero di arrivi via mare registrati in Italia nel 2023 e della particolare frequenza delle situazioni di sovraffollamento presso l’hotspot di Lampedusa, la Commissione fornirà un sostegno finanziario supplementare di emergenza di oltre 14 milioni di euro», scrive in una nota palazzo Berlaymont. L’aiuto sarà gestito dall’Oim «in stretto coordinamento con le autorità italiane e con l’Euaa», l’agenzia dell’Ue per l’asilo con sede a Malta.  Accanto agli «oltre ventimila trasferimenti in aereo previsti fino al dicembre prossimo» per «garantire a tutti l’accesso a condizioni di accoglienza dignitose», spiegano dall’ente delle Nazioni Unite, le risorse Ue serviranno, quando necessario, pure a far fronte alle esigenze di base, come vestiti, pasti e assistenza sanitaria, e alle attività di mediazione culturale. 

Priorità tra i beneficiari sarà data ai migranti più vulnerabili, in particolare ai minori non accompagnati, alle donne incinte, alle donne sole con bambini piccoli e alle persone con disabilità. I 14 milioni aggiuntivi provengono dall’Emas, un capitolo dedicato all’assistenza emergenziale dell’Amif, il fondo Ue per le migrazioni e l’asilo, che viene mobilitato di fronte a situazioni eccezionali caratterizzate da flussi imponenti.  

LA VISITA
A inizio mese, la responsabile degli Affari interni Ylva Johansson, in visita a Lampedusa con il titolare del Viminale Matteo Piantedosi, aveva ribadito la volontà di «non lasciare sola l’Italia» e l’impegno Ue a «fare di più da un punto di vista finanziario», oltre alla determinazione per una rapida conclusione dei negoziati sul Patto sulla migrazione e l’asilo, che prevedono una stretta sui rimpatri e nuove regole sui ricollocamenti volontari. Le stesse che hanno fatto infuriare Polonia e Ungheria durante il summit di giugno dei leader Ue a Bruxelles.  Le risorse stanziate ieri non sono “fresche”, ma si muovono tra le pieghe del bilancio dell’attuale esercizio finanziario pluriennale dell’Ue: i frugali del Nord Europa non hanno intenzione di mettere mano al portafoglio per staccare nuovi assegni a favore del bilancio comune. E intanto la segretaria del Pd Elly Schlein polemizza sul «patto di Cartagine», l’accordo tra Ue e Tunisia: «Si esternalizzano le frontiere senza tener conto del rispetto della democrazia e dei diritti umani». «Non siamo sotto il ricatto di Tunisi ma è importante rafforzare la cooperazione», ha spiegato Johansson agli eurodeputati della commissione Libertà civili del Pe.
 

Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci