«Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli». Si era espresso così il 23 maggio il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, cercando di mettere fine alle voci su una sua presunta malattia.
Oggi, quelle voci tornano a circolare a seguito delle parole scritte su Twitter dall'oppositore bielorusso Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza del Paese, ex ambasciatore negli Stati Uniti e marito di Veronika Tsepkalo, anche lei candidata contro Lukashenko nel 2020.
Il ricovero
«Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin.
According to preliminary information, subject to further confirmation, #Lukashenko was urgently transported to Moscow's Central Clinical Hospital after his closed-door meeting with #Putin. Currently, he remains under medical care there. Leading specialists have been mobilized to… pic.twitter.com/xTQ1O7Yp2W
— Valery Tsepkalo (@ValeryTsepkalo) May 27, 2023
La malattia
Ipotesi che si ritrovano nelle parole di Tsepkalo, che su Twitter scrive che nell'ospedale dov'è ricoverato «sono state condotte procedure di purificazione del sangue» e che «gli sforzi orchestrati per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento». In ogni caso, le condizioni di Lukashenko sarebbero state ritenute «talmente gravi da sconsigliare il trasferimento» e l'opposizione bielorussa vuole tenersi pronta nel caso il dittatore dovesse venire a mancare. Per questo Tsekpalo, in qualità di rappresentante del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esorta «vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell'iniziativa 'Elezionì e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione» perché «lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l'ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell'Unione Europea e del mondo».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout