Guerra in Ucraina, ai referendum vincono i sì. Borrell: «Dati falsificati». E Zaporizhzhia chiede l’annessione

In Georgia, lì dove negli ultimi giorni si sono formate lunghissime code di chi voleva uscire dal Paese, la Russia potrebbe presto creare un centro di reclutamento

Mercoledì 28 Settembre 2022
Guerra in Ucraina, ai referendum vincono i sì. Borrell: «Dati falsificati». E Zaporizhzhia chiede l’annessione

In Ucraina sono i giorni del referendum sull'annessione alla Federazione russa di Zaporizhzhia, Kherson, Lugansk e Donetsk. Referendum che hanno dato un risultato sui quali in occidente nessuno aveva alcun dubbio. Un "sì" dal 98% dei votanti sui quali però Borrell si è già espresso: «Dati falsificati». Intanto continua la fuga dei russi che cercano di sfuggire alla mobilitazione imposta da Putin.

In Georgia, lì dove negli ultimi giorni si sono formate lunghissime code di chi voleva uscire dal Paese, la Russia potrebbe presto creare un centro di reclutamento. 

Il caso dei referendum 

Oggi la regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà al presidente russo, Vladimir Putin, di essere «ammessa» alla Russia: lo scrive l'agenzia russa Tass. Zaporizhzhia, insieme alle regioni di Kherson, Lugansk e Donetsk, ha tenuto un referendum per l'annessione, conclusosi ieri e rigettato come «farsa» da Kiev e dalla maggioranza della comunità internazionale. «Il 28 settembre le autorità della regione di Zaporizhzhia si rivolgeranno a Putin con la richiesta di accettare la regione nella Federazione russa», scrive la Tass, citando il dirigente delle autorità filorusse regionali Vladimir Rogov

Intanto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha detto che i risultati dei referendum sono stati «falsificati» e che le consultazioni in sé sono state «illegali». «Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani», ha scritto Borrell su Twitter. «Salutiamo il coraggio degli ucraini, che continuano a opporsi e a resistere all'invasione russa», ha aggiunto.

Usa preparano nuovo invio di armi da 1 miliardo

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l'Ucraina in previsione dell'annuncio da parte della Russia dell'annessione di territori ucraini. Nel nuovo invito ci saranno i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi anti droni radar, precisano le fonti. L'amministrazione sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta ai referendum.

Il centro di reclutamento al confine con la Norvegia

La Russia sta per aprire un centro di reclutamento al confine con la Georgia, per intercettare uomini abili all'arruolamento nell'esercito per combattere in Ucraina fra le decine di migliaia di persone in coda che cercano di uscire dalla Federazione russa proprio per sfuggire a questa prospettiva. Lo scrive la Bbc sul suo sito, citando fonti delle autorità locali. «Gli agenti al valico di frontiera di Verkhniy Lars saranno incaricati di convocare 'cittadini in età di arruolamentò, dicono le autorità», scrive Bbc, che aggiunge che le immagini satellitari mostrano code lunghe chilometri di auto alla frontiera caucasica.

 

Ministro polacco: armi nucleari? Risposta Nato sia devastante

La risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari in Ucraina dovrebbe essere non nucleare ma «devastante». Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, in visita negli Stati Uniti. La débacle militare russa in Ucraina, dove le forze di Mosca vengono respinte nell'est del paese, ha accresciuto il timore che un disperato Vladimir Putin possa ricorrere all'uso di un'arma nucleare, forse una testata tattica a basso rendimento, nel tentativo di spingere l'Ucraina a fermare la resistenza alla sua invasione, sottolinea il Guardian, che cita poi l'intervento di Rau al programma di NBC News Meet the Press. «Per quanto ne sappiamo, Putin sta minacciando di usare armi nucleari tattiche sul suolo ucraino, non di attaccare la Nato, il che significa che la Nato dovrebbe rispondere in modo convenzionale». «Ma la risposta - ha aggiunto - dovrebbe essere devastante. E suppongo che questo sia il chiaro messaggio che la Nato sta inviando alla Russia in questo momento».

Ucraina tenta di avanzare a est

La Russia sta assicurando una difesa più sostanziale rispetto al passato in Ucraina, probabilmente perché l'avanzata delle forze di Kiev ora minaccia parti dell'oblast di Luhansk, una delle zone dove si è votato per l'adesione alla Russia. Questa la ricostruzione della situazione sul terreno fatta nell'ultimo rapporto dell'intelligence britannica divulgato dal ministero della Difesa di Londra. «L'Ucraina - si legge - ha intensificato le sue operazioni offensive nel nord-est del Paese negli ultimi giorni. Le unità avanzano lentamente su almeno due assi a est dalla linea dei fiumi Oskil e Siverskyy Donets, dove le forze si erano assestate dopo la loro precedente avanzata all'inizio del mese. La Russia sta montando una difesa più sostanziale rispetto al passato, probabilmente perché l'avanzata ucraina ora minaccia parti dell'oblast di Luhansk, in chiusura del voto del referendum sull'adesione alla Federazione Russa». «Pesanti combattimenti - si legge ancora - continuano anche nella regione di Kherson, dove le forze russe sulla riva destra del Dnipro rimangono vulnerabili. La Russia continua i suoi tentativi di avanzare vicino a Bakhmut nel Donbas pur dovendo affrontare forti pressioni sui fianchi settentrionale e meridionale. Ciò è probabilmente dovuto alla pressione politica: la Russia sta utilizzando forze che potrebbero altrimenti consolidare gli altri fianchi».

Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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