Covid Tunisia, allarme variante inglese: «Situazione pericolosa»

Lunedì 5 Aprile 2021
Covid Tunisia, allarme variante inglese: «Situazione pericolosa»

La situazione epidemiologica in Tunisia è nuovamente «pericolosa».

Lo ha affermato il Comitato scientifico per la lotta al coronavirus del ministero della Sanità, mettendo in guardia contro «il notevole deterioramento» degli indicatori legati alla diffusione del covid-19 osservati durante la scorsa settimana. Il comitato ha inoltre segnalato un notevole aumento del numero di contagi e decessi, presentando le proprie raccomandazioni al ministro Faouzi Medhi. I contagi sono infatti aumentati del 22,9% con un tasso di riproduzione cronologica superiore a 1, oltre all'aumento del numero di morti giornaliere e un tasso di mortalità del 75,3 % ogni 100mila persone, ha detto la direttrice dell'Osservatorio nazionale delle malattie nuove ed emergenti, Nissaf Ben Alaya.

La variante inglese

Cresce anche il numero dei casi di sospetta infezione con la variante inglese e quello dei ricoveri (servizi sanitari e unità di terapia intensiva), oltre alla classificazione di 17 governatorati e 95 delegazioni a rischio «molto alto». La riunione del comitato ha posto l'accento sulla rapida diffusione della variante inglese, che provoca un aumento del numero di infezioni pericolose e di decessi. L'incontro ha anche discusso del mancato rispetto da parte dei cittadini delle misure sanitarie, che è la principale causa della rapida diffusione delle infezioni.

Il comitato ha sottolineato la necessità di accelerare il ritmo delle vaccinazioni, sottolineando la scarsa attuazione dei protocolli da parte di numerosi attori e le difficoltà incontrate nell'attuazione delle procedure di controllo sanitario alle frontiere, il follow-up delle raccomandazioni di quarantena immediata, il controllo dei virus e la diffusione di ceppi. Finora secondo il ministero della Sanità di Tunisi hanno ricevuto la prima dose di vaccino oltre 80 mila persone. Il piano di vaccinazione nazionale è partito il 13 marzo scorso.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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