Il piano giovani
Proprio in questi giorni sta prendendo forma un primo reale tentativo di “attrarre” giovanissimi laureati, o in procinto di diventarlo, nelle amministrazioni dello Stato e degli enti locali, attraverso due nuovi strumenti da anni usati nel privato ma che non sono mai decollati nel pubblico impiego: l’apprendistato e i contratti formazione lavoro. Il 10 per cento delle facoltà assunzionali del prossimo anno sarà riservato a questi nuovi strumenti. Si tratta di almeno 17 mila posti per i giovani, ma probabilmente di più, visto che i Comuni potranno far salire la percentuale di queste assunzioni fino al 20 per cento. L’intenzione, messa nero su bianco in una bozza di decreto interministeriale che nei prossimi giorni sarà firmata dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e da quello dell’Università, Anna Maria Bernini, è di favorire un passaggio “diretto” dei ragazzi dall’Università alle amministrazioni pubbliche.