Tax day 2022, giovedì 61 pagamenti in scadenza. Dall'Irpef alla cedolare secca: la guida

I versamenti riguardano non solo imprenditori e proprietari di immobili in affitto, ma anche lavoratori dipendenti e semplici cittadini

Martedì 28 Giugno 2022 di Andrea Bulleri
Tax day 2022, giovedì 61 pagamenti in scadenza. Dall'Irpef alla cedolare secca: la guida

Una data da segnare in rosso sul calendario. E' quella di giovedì 30 giugno, quando per milioni di contribuenti italiani suonerà il fischio finale per il pagamento di una lunga serie di adempimenti fiscali. Si tratta del cosiddetto Tax Day, la "giornata delle tasse" per la quale molte categorie di liberi professionisti hanno già chiesto una proroga a settembre (per il momento ottendendo come risposta un no). 

LE SCADENZE

Ben 61 i versamenti in scadenza giovedì, che riguardano non solo imprenditori e proprietari di immobili in affitto, ma anche lavoratori dipendenti e semplici cittadini. Dall'Irpef (l'imposta sui redditi delle persone fisiche) fino alla cedolare secca, per chi ha affittato una casa con questa modalità di tassazione.

L'elenco completo di chi deve pagare cosa si può scorrere sul sito dell'Agenzia delle Entrate. La lista è piuttosto lunga: si va dai versamenti Irpef (saldo 2021 e primo acconto 2022) alle addizionali dell'imposta sul reddito. E poi ancora, i tributi che interessano in prima battuta i titolari di impresa: Iva, Ires, Irap (anche in questo caso, saldo 2021 e primo acconto 2022).

Ma il menù è lungo, e comprende anche una decina di voci tra cui ritenute e imposte di bollo. E poi 25 imposte sostitutive, tra cui quella dovuta dai contribuenti in regime forfettario e in regime dei minimi, la già citata cedolare secca e le imposte su "rivalutazioni e riallineamenti".

 

GLI AIUTI COVID 

Sempre il 30 giugno poi, arriva a scadenza anche per uno degli adempimenti che più preoccupano gli addetti ai lavori: l'autocertificazione degli aiuti Covid. Un dedalo di moduli e voci tra crediti d'imposta ed esoneri fiscali messi a disposizione dall'esecutivo per dare fiato alle imprese più penalizzate dalla pandemia e dalla crisi economica nel biennio 2020-2021. 

LA PROROGA

Per quanto riguarda i versamenti, sono molte le categorie che nei giorni scorsi hanno chiesto una proroga delle scadenze al 30 settembre, lamentando difficoltà da parte di professionisti e imprenditori già alle prese con i rincari dovuti all'inflazione e al rialzo delle bollette energetiche. A cominciare dai commercialisti: «Serve una proroga dei versamenti per il benessere del sistema Paese, che rischia di andare in crash vista la carenza di liquidità, delle imprese e dei contribuenti - avverte Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili - Bene ha fatto il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Elbano de Nuccio, a ribadire che un’ulteriore proroga è necessaria».

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA