Stipendi Statali, aumenti medi in busta paga di 170 euro. L’anticipo prima della tredicesima

Il ministro Zangrillo vede i sindacati: «Incontro costruttivo»

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Andrea Bassi
Stipendi Statali, aumenti medi in busta paga di 170 euro. L’anticipo prima della tredicesima

Un nuovo rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici ora sembra a portata di mano. E un anticipo dei soldi in busta paga arriverà a stretto giro, prima del pagamento delle tredicesime di dicembre. Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha incontrato ieri i sindacati del pubblico impiego forte di una “dote” di 8 miliardi stanziati con la manovra per il rinnovo degli statali.

Uno stanziamento definito «coraggioso» dal ministro. «La precedente legge di Bilancio», ha spiegato il ministro ai sindacati, «aveva stanziato fondi per i rinnovi contrattuali che hanno determinato complessivamente un incremento medio intorno al 4%. Questa, stiamo ancora facendo i conti con la Ragioneria, porterà un incremento medio vicino al 6%».

Stipendi statali, gli aumenti

Si tratta, ha precisato ancora Zangrillo, di un incremento medio di circa 170 euro mensili. Un risultato sicuramente soddisfacente considerando che si tratta di una legge di bilancio «estremamente complicata», ha detto il ministro, ma che su «24 miliardi di euro 8 sono per la pubblica amministrazione. Mi pare», ha detto il ministro, «che questo esecutivo abbia molta attenzione al capitale umano della funzione pubblica». 

L'anticipo prima delle tredicesime

Una parte dei soldi, 2 miliardi, arriverà come detto subito nelle buste paga dei dipendenti pubblici, prima del pagamento delle tredicesime. Si tratta in media di un assegno di 900 euro, ossia l’intero importo dell’indennità di vacanza contrattuale che avrebbe dovuto essere versata nel 2024. Con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Cgs, Cida, Cisal, Codirp, Confdas, Confedir, Confsal-Unsa, Cosmed, Cse, Usb sono stati affrontati i temi prioritari su cui si è concentrato il lavoro del ministro per la Pa, con un focus anche sulle altre misure in cantiere:dai nuovi inserimenti nelle amministrazioni, dalle rinnovate procedure di reclutamento all’impegno per potenziare l’attrattività del lavoro pubblico soprattutto nei confronti delle giovani generazioni; dalla formazione per accrescere le competenze, ai sistemi di valutazione della performance che permettano di valorizzare il merito. Zangrillo ha anche assicurato che garantirà ai dipendenti pubblici tre giorni di formazione e l’assunzione di altre 170 mila persone il prossimo anno.

I passaggi

Ma qual è stata la reazione dei sindacati? «Apprezziamo la previsione dello stanziamento di 8 miliardi a sostegno del pubblico impiego», ha detto Ignazio Ganga segretario confederale della Cisl, «frutto», ha aggiunto, «del pressing della Cisl e delle proprie federazioni di categoria che potrà consentire l’avvio del negoziato per i contratti collettivi 2022/24 e il conseguimento di obiettivi di equità per il Paese».Per la Cgil, rappresentata all’incontro da Francesca Re David e dalle segretarie generali di Fp Cgil e Flc Cgil Serena Sorrentino e Gianna Fracassi, le risorse «sono insufficienti». Critica anche la Uil. «Zangrillo comunica decisioni già prese», ha detto il segretario generale Pierpaolo Bombardieri. «Il valore Ipca e quello della perdita del potere di acquisto non coincidono», ha detto ancora il segretario Uil, «e noi siamo per recuperare la perdita del potere di acquisto». Per Massimo Battaglia, segretario generale di Confsal-Unsa «deve essere colta l’apertura del governo sul rinnovo dei contratti pubblici. Non si può non trattare con un governo che stanzia 8 miliardi per gli statali in una manovra da 24 miliardi, quando altri governi hanno tenuto i rinnovi bloccati per dieci anni e ci è voluta una sentenza della Corte Costituzionale per riaprire la contrattazione». 

Il giudizio

Positivo anche il giudizio della Cisal che ha parlato di una «boccata d’ossigeno» per gli statali. «Apprezziamo - ha detto invece Marco Carlomagno, segretario generale di Cse e di Flp - le prime misure relative a un anticipo da erogare entro dicembre basato sulla rivalutazione dell’indennità di vacanza contrattuale, ma riteniamo ancora del tutto insufficienti le risorse previste nella legge di bilancio per garantire un adeguato rinnovo contrattuale a fronte di un Ipca, il parametro di riferimento per misurare gli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici, che sfiora il 18% nel triennio». Nel suo incontro con i sindacati, Zangrillo ha confermato di voler stringere i tempi per il rinnovo del contratto, puntando ad aprire i tavoli del negoziatop già nel mese di gennaio. 

Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA