Un anno di aumenti tutti in una sola busta paga.
Aumento degli stipendi per le madri dal secondo figlio, a chi spetta e di quanto sarà
IL MECCANISMO
Due miliardi dei cinque stanziati, saranno “anticipati” come detto nel 2023. A novembre, se si farà in tempo, o in alternativa con le buste paga di dicembre. Tecnicamente l’anticipo avverrà con un aumento di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Si tratta di un aumento del 3,35 per cento, che equivale a una somma mensile che oscillerà dunque tra 50 e 149 euro a seconda delle qualifiche e che va moltiplicata per le 13 mensilità che saranno pagate come detto tutte insieme. Poi il prossimo anno ci saranno gli aumenti contrattuali veri e propri che assorbiranno anche l’indennità di vacanza contrattuale. Di quanto saranno gli aumenti contrattuali? Secondo i calcoli preliminari, nel 2024 l’aumento delle retribuzioni dovrebbe sfiorare il 6 per cento. Per medici e infermieri gli aumenti saranno più consistenti grazie allo stanziamento ad hoc da 2,3 miliardi destinato al rinnovo dei loro contratti. In più avranno a disposizione altri 700 milioni per aumentare la retribuzione delle ore extra e per lo smaltimento delle liste d’attesa. Per la Sanità, inoltre, ci saranno 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro dal 2026 per potenziare l’assistenza territoriale anche con nuove assunzioni di personale sanitario. I dipendenti pubblici, come tutti gli altri dipendenti, beneficeranno poi della conferma del taglio del cuneo contributivo. La manovra proroga per un altro anno la riduzione dei contributi del 7 per cento per i chi guadagna fino a 25 mila euro e del 6 per cento per chi invece ha una retribuzione compresa tra 25 mila e 35 mila euro. Questa misura consentirà di mantenere anche per il prossimo anno una busta paga più “pesante” fino a 100 euro mensili.
IL PASSAGGIO
La manovra inoltre, rafforza i fringe benefit - i bonus aziendali in forma di beni e servizi - che non vengono tassati. Lo sgravio sarà più alto per i lavoratori con figli per i quali arriverà a 2 mila euro (contro i 3 mila attuali), mentre per i lavoratori senza figli la detassazione si fermerà a mille euro. Confermati anche gli sgravi sui premi di produttività, con la tassazione agevolata al 5 per cento. Arriva anche la detassazione per i lavoratori del settore del turismo notturno e festivo. Cala invece l’agevolazione per gli impatriati, cioè chi torna a lavorare in Italia e trasferisce la residenza nel 2024 per almeno 5 anni: la riduzione della tassazione sarà del 50% e non più del 70% come in passato.