Spid cresce con fatica, piace la carta d'identità elettronica. E il governo punta sull'​It Wallet

La diffusione dello Spid ha beneficiato di una grande spinta durante la pandemia, quando per usufruire di bonus e servizi è stato necessario digitalizzare la propria carta di identità

Martedì 28 Novembre 2023 di Francesco Bisozzi
Spid cresce con fatica, piace la carta d'identità elettronica. E il governo punta sull' It Wallet

Lo Spid avanza ma perde colpi, mentre la Cie accelera. E così il progetto del governo per un It Wallet diventa sempre più strategico per riuscire a centrare gli obiettivi sull’identità digitale dettati dal Pnrr. Lo Spid ha raggiunto fin qui oltre 36 milioni di cittadini, però le attivazioni sono in frenata. Oggi, secondo una ricerca dell’Osservatorio Digital Identity della School of management del Politecnico di Milano, il 61% della popolazione, ovvero 36,4 milioni di cittadini, è munito del Sistema pubblico di identità digitale. 
Tuttavia, le identità Spid sono aumentate solo del 9% da gennaio a novembre 2023, contro il +23% registrato lo scorso anno.

I rilasci della Carta d’identità elettronica, al contrario, sono cresciuti più del 20% in un anno. Il traguardo fissato dal Pnrr, che impone di arrivare a 42,3 milioni di identità digitali attive entro giugno 2026, appare ancora lontano. 

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L’effetto Covid

La diffusione dello Spid ha beneficiato di una grande spinta durante la pandemia, quando per usufruire di bonus e servizi è stato necessario digitalizzare la propria carta di identità. Ma il trend è proseguito anche oltre i lockdown, del resto oggi con lo Spid si entra in contatto con un’ampia gamma di uffici pubblici online, si pagano multe e spese scolastiche, tasse e bolli auto, saltando file ed evitando spostamenti superflui. Più nel dettaglio, sono 36,4 milioni i cittadini maggiorenni (e 13 mila i minorenni) provvisti di Spid. Questi hanno totalizzato accessi totali pari a oltre un miliardo nel 2022. 

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Per Giorgia Dragoni, direttrice dell’osservatorio dell’ateneo milanese, «continua il processo di consolidamento dei sistemi lanciati negli scorsi anni nei vari Paesi europei e aumentano le possibilità di utilizzo nel mondo digitale e fisico». E aggiunge: «Siamo agli albori di una vera e propria rivoluzione, rappresentata dal wallet. Alcuni Stati hanno già iniziato a sperimentare il proprio modello e in un futuro non troppo lontano potremmo dimenticarci a casa patente e carta d’identità, che saranno caricate in un’app presente nel nostro smartphone. 
Una rivoluzione tecnologica dal grande valore politico: la creazione dell’identità digitale europea è importante perché i cittadini dei 27 Paesi che la compongono condividano una comune identità». Il governo Meloni ha puntato fin da subito sulla convivenza di Spid e Cie e sul cosiddetto It Wallet, che sarà una costola dell’app IO. Nel wallet tricolore confluiranno in un primo momento la tessera sanitaria e quella della disabilità. I ricercatori del Polimi hanno rilevato poi che gli italiani hanno sviluppato una certa familiarità con Spid e Cie, al punto che circa due su tre possono essere considerati dei “medium user”, con diversi accessi al mese. E ancora. Il 36% degli utenti già ricorre a un’app di wallet, optando tra quelle offerte dal sistema operativo del proprio smartphone.

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