Smart working, niente proroga per i fragili nel privato: stop al 31 marzo, bocciati gli emendamenti

Giovedì 15 Febbraio 2024
Smart working, niente proroga per i fragili nel privato: stop al 31 marzo, bocciati gli emendamenti

Niente proroga strutturale per lo smart working per i fragili nel settore pubblico ma anche nel privato che, a questo punto, terminerà il 31 marzo. «Nella notte la maggioranza ha bocciati i nostri emendamenti al decreto Milleproroghe per prorogare e finanche rendere strutturale lo smart working per i lavoratori fragili, sia del pubblico sia del privato», afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali Gilda Sportiello.

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«Ancora una volta, maggioranza e Governo scelgono di girarsi dall'altra parte davanti alle nostre richieste di buonsenso - sottolinea Sportiello - continuando a perpetuare una discriminazione nei confronti dei "fragili" della PA la cui proroga del lavoro agile è scaduta lo scorso 31 dicembre e non è stata protratta, com'è invece avvenuto per i dipendenti privati.

La nostra battaglia va avanti e non si ferma qui».

«La risposta del Governo alla nostra interrogazione con cui gli chiedevamo di esprimersi sulla nostra proposta di rendere strutturale lo smart working per i lavoratori fragili (sia pubblici sia privati) e per i genitori di figli con disabilità grave è stata a dir poco imbarazzante. Il ministro Ciriani, presentatosi in luogo del collega Zangrillo, si è limitato a ricordarci come funziona attualmente la normativa sul lavoro agile. Per questo ci sarebbe bastato andare su Google. Alla nostra domanda, quindi, non è stata data risposta. Circostanza che di per sé è una risposta. Stanotte, nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio, la maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti in materia protraendo la discriminazione in atto fra lavoratori pubblici e dipendenti privati, per cui la norma era stata prorogata fino al 31 marzo prossimo. Le patologie gravi e le disabilità durano nel tempo. Il Governo ha l'obbligo morale di farsi carico di queste cittadine e cittadini. Basta prese in giro e perdite di tempo». Così in una nota i deputati del M5S in commissione Affari sociali Andrea Quartini (capogruppo) e Gilda Sportiello.

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