Pensioni tagliate ai medici, ecco di quanto. Camici bianchi verso lo sciopero: indetto lo stato di agitazione

L'azione di protesta indetta dai primi sindacati

Martedì 31 Ottobre 2023
Pensioni tagliate ai medici, ecco di quanto. Camici bianchi verso lo sciopero: indetto lo stato di agitazione

Pensioni.

In vista un taglio degli assegni per - tra gli altri - medici e infermieri. E la categoria non ci sta. Gli articoli della manovra presentata alle Camere, relativi al taglio delle pensioni e al capitolo sanità, «sono immutati rispetto alle bozze» e per questo i sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno proclamato formalmente lo stato di agitazione.

Preludio a una giornata di sciopero nella prima data utile. Indette assemblee in tutta Italia. I sindacati inviteranno gli iscritti con i requisiti, e che subiranno una decurtazione maggiore della pensione, «a presentare ora la domanda di pensione usando tutte le ferie arretrate».

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Pensioni medici, tagli e proteste in vista

Nel frattempo, verranno organizzate in tutte le Aziende sanitarie assemblee sindacali nel corso delle quali verrà spiegato ai sanitari in procinto di andare in pensione i gravi danni causati dalla manovra. «Parliamo di un taglio dell'assegno pensionistico di almeno 50mila persone, che può arrivare fino ai 26.347 euro per ogni anno di pensione, per tutta la vita» spiegano i sindacati.

«Se, con questa manovra, il Governo intende spingere ulteriormente i medici ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale, daremo con piacere loro una mano - commentano Pierino Di Silverio, Segretario Anaa Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed -  E quando i pazienti che si recheranno in ospedale troveranno ancora meno professionisti a curarli, sapranno chi ritenere responsabile. Ma noi, dinanzi a questo ennesimo voltafaccia, non intendiamo restare in silenzio, e siamo costretti a iniziare un nuovo percorso sindacale meno disponibile a collaborare con le Istituzioni».

I tagli

Secondo le prime stime nei prossimi anni sarebbero coinvolti nel taglio degli assegni 700 mila pensionati. Lo Stato risparmierebbe nel lungo periodo 8 miliardi di euro, esattamente le stesse risorse che sono state stanziate per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici.

Qualche stima è stata messa a punto da Confsal-Unsa, il primo sindacato a lanciare l'allarme sulla sforbiciata alle pensioni di maestre, medici e dipendenti comunali. Un lavoratore con quattro anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, di cui un anno fino al 1992 e tre anni tra il 1993 e il 1995, a fronte di una retribuzione pensionabile di 30 mila euro per la cosiddetta Quota A, quella retributiva, e di 45 mila euro per la Quota B, quella contributiva, arriverebbe a perdere 332 euro lordi mensili sulla pensione.Il capitolo pensioni si dimostra, insomma, quello più spinoso per il governo, anche dopo l'accordo in extremis con la Lega per la reintroduzione di Quota 103, anche se con molti paletti, come il ricalcolo contributivo dell'assegno e il tetto di una pensione pari al massimo quattro volte quella minima per poter lasciare a 62 anni il lavoro.

Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA