Bollette luce e gas, fine del mercato tutelato: cosa succede ora e quali sono le scadenze per passare a un nuovo fornitore

Tutto quello che c'è da sapere sul passaggio al mercato libero nelle forniture di servizi energetici

Martedì 28 Novembre 2023
Luce e gas, fine del mercato tutelato: cosa cambia e come passare a un nuovo operatore

Importanti novità in arrivo nel mercato dell'energia. Il Consiglio dei ministri di ha infatti approvato un decreto con il quale non è stato proprogato il mercato tutelato di luce e gas, sancendo quindi l'avvio totale del mercato libero nel settore.

Ma cosa significa esattamente e cosa comporta per famiglie e imprese?

Bollette, no alla proroga: fine del mercato tutelato: cosa accade adesso (e come risparmiare), la guida

Vediamo di seguito regole e date per passare a nuovi fornitori di energia, e chi è invece esonerato dal passaggio.

Mercato tutelato e mercato libero: cosa cambia? 

Nei servizi tutelati - in questo caso i servizi di fornitura di energia elettrica e gas - il prezzo e le condizioni contrattuali vengono definiti dall'Arera, l’Autorità del settore energetico. Ciò significa concretamente che per le bollette tutelate è l'Arera che definisce il prezzo: ogni 3 mesi (per l'elettricità) e ogni mese per il gas. Lo fa guardando ai prezzi del mercato all'ingrosso e calcolando la media mensile dell’indice di riferimento (il Psv): sulla base di questo definisce il prezzo delle bollette del mese appena trascorso.

Nel mercato libero, invece, sono i gestori a definire il prezzo e le condizioni contrattuali. Il mercato energetico all’ingrosso è lo stesso con cui si confronta l'Arera, ma gli operatori, scegliendo autonomamente le proprie strategie commerciali e per risultare più concorrenziali, possono offrire diverse offerte: a prezzo bloccato o variabile; con offerte dedicate al "green", sconti per nuovi clienti o altre possibilità.

Chi deve effettuare il passaggio 

La fine dei servizi tutelati di luce e gas significa che i cittadini che ancora non sono abbonati a un venditore del mercato libero, dovranno farlo obbligatoriamente entro il 10 gennaio 2024 per quanto riguarda il gas naturale (famiglie e condomini) e entro aprile 2024 per quanto riguarda l'energia elettrica.  

Complessivamente, ad essere interessato dal cambiamento sarà circa il 40% della platea nazionale. Circa 9,5 milioni di clienti sono infatti attualmente in una situazione di “tutela” per quanto riguarda i servizi di luce e gas.

Gli esonerati: chi sono le categorie vulnerabili 

Dal passaggio al mercato libero sono però escluse alcune categorie di cittadini, i cosiddetti “clienti vulnerabili”. Questi ultimi potranno quindi continuare ad avvalersi delle condizioni contrattuali ed economiche definite dall'Autorità del settore energetico Arera. 

Per quanto riguarda il settore dell'energia elettrica, sono considerati "vulnerabili" i clienti che rientrano in uno (o più) dei seguenti requisiti: 

  •  si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni)
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • hanno un'utenza in un'isola minore non interconnessa
  • hanno un'età superiore ai 75 anni

Per il mercato del gas, invece, sono vulnerabili i cittadini che:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • hanno un'età superiore ai 75 anni

Quanto si pagherà in più?

Su eventuali maggiorazioni di prezzo nel passaggio a nuovi fornitori, l'Autorità assicura: «Per la prima volta dall’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica ai clienti domestici, il mercato libero presenta valori notevolmente inferiori al servizio di maggior tutela, per effetto della predominanza dei contratti a prezzo bloccato nel mercato libero, che hanno contenuto o ritardato, almeno nell’immediato, gli effetti sui clienti finali degli enormi rialzi delle quotazioni nei mercati all’ingrosso evidenziati in precedenza».

In sostanza, l'Arera ci dice che il mercato libero - nonostante in passato è sempre stato più caro - in quest'ultimo anno ha trasmesso meno velocemente i forti rincari che hanno riguardato il mercato energetico ultimamente. 

Le parole di Matteo Salvini

A dirsi contro il mercato libero nel settore e favorevole invece ad una nuova proroga del mercato tutelato è il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Mattro Salvini, che alla stampa estera ha dichiarato: «​Conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo». L'obiettivo, aggiunge Salvini, è «ridiscuterne tempi e modi».

Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci