Colf, badanti e baby-sitter regolarmente assunti nel 2021 sono stati pari a 961.358, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, del 12% rispetto al 2019 ultimo anno prima della pandemia.
Tali figure sono diventate centrali nell’organizzazione della casa, dei bambini e nell’assistenza agli anziani. Basti pensare che il numero delle badanti ha quasi raggiunto quello delle colf, visto l’aumento in Italia delle persone anziane sempre più bisognose di aiuto.
Come associazione siamo da sempre impegnati nell’aiutare le famiglie e la loro organizzazione. Vogliamo diffondere l’importanza della regolarità del rapporto di lavoro domestico - il cui iter deve essere sempre più snello - per far emergere quello nero, contribuire alle entrate erariali e garantire salute e sicurezza a tutti i datori di lavoro e ai lavoratori coinvolti. Supportare ogni nucleo familiare in modo concreto, diventa un vero e proprio dovere. Ecco perché da tempo, insieme a tutte le associazioni datoriali del comparto, ci impegniamo nel promuovere politiche di defiscalizzazione del lavoro domestico, con l’obiettivo di aiutare le famiglie che impegnano regolarmente figure professionali quali colf, badanti e babysitter.
In questo momento così delicato per l’Italia, a ridosso delle elezioni, auspichiamo che le attuali forze politiche e il futuro governo non dimentichino “la famiglia” quale elemento centrale della nostra società ed attuino dei provvedimenti concreti in loro favore e a sostegno delle figure professionali del lavoro domestico. Speriamo anche che, le risorse del Pnrr, vengano destinate in modo strutturato a sostegno del “sistema famiglia” comprendendo quindi anche i datori di lavoro domestico, al fine di rivedere in modo strategico e lungimirante le tematiche del welfare in Italia”.