“La nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, attesa per il prossimo 14 dicembre, con la quale, di fatto, si procede a una sorta di esproprio ecologista degli immobili ‘non a norma’, è l’ennesima misura bizzarra della Ue e un altro colpo micidiale al mercato e al patrimonio immobiliare degli italiani, già messo a dura prova dalla riforma del catasto messa in cantiere dal governo Draghi”
Federproprietà si schiera apertamente contro l’ipotesi avanzata dalla Ue di legare la vendita o l’affitto degli immobili al livello di efficienza energetica degli stessi.
“E’ una misura inutile quanto penalizzante – sottolinea Giovanni Bardanzellu, Presidente di Federproprieta’ - e va nella direzione opposta a quei provvedimenti di incentivazione e sostegno che la nostra associazione chiede da anni al governo e alle istituzioni Ue sul fronte del giusto e doveroso processo di efficientamento energetico degli immobili.
Nei giorni scorsi Federproprietà (Federazione Nazionale Proprietà Edilizia), che rappresenta e tutela circa 400.000 soci tra privati, società, consorzi e condomini , aveva inviato una lettera ai componenti della Commissione Finanze della Camera con alcune riflessioni critiche sulla riforma del Catasto, fortemente criticata dalle associazioni che difendono i proprietari di case e il settore immobiliare più in generale.
“In questi giorni – conclude Bardanzellu - la Commissione Finanze della Camera è impegnata nell’esame del DDl “Delega al Governo per la revisione del sistema fiscale. In quella sede sarebbe necessario che i parlamentari prendessero posizione contro la direttiva europea in cantiere. Il patrimonio immobiliare degli italiani è fatto anche di immobili e abitazioni che si trovano, in molti casi, in centri storici cittadini di pregio e Borghi antichi tutelati anche dall’Unesco: come si può pensare di vietare ai proprietari di vendere o affittare? Oltre ai proprietari è l’intero comparto del Turismo che ne soffrirebbe in maniera pesante”.