Se non fosse stato per la pandemia forse non sarebbe arrivata a tanto la valutazione di Deliveroo in vista dell’Ipo.
Spagna, i rider diventano lavoratori dipendenti. «La loro vita cambierà radicalmente»
Funziona così: avranno diritto a un premio tutti i rider, compresi quelli italiani, che hanno consegnato più di 2.000 ordini, che hanno completato il primo ordine più di un anno fa e che hanno consegnato almeno un ordine nei 90 giorni precedenti il 4 marzo. In base al numero di ordini completati, avranno diritto a ricevere fino a 10.000 sterline (da un massimo di 11.600 euro, per passare da 1.160, 580 e 230 euro). Secondo alcune stime l’assegno medio sarà di 440 sterline (circa 510 euro).
Un modo per riconoscere il contributo all’impennata degli ordini a chi come i rider sono considerati lavoratori autonomi e non dipendenti a cui invece possono essere distribuite azioni, ora diventate preziose.
LE TAPPE
La piattaforma britannica ha dunque fissato il prezzo del collocamento delle sue azioni tra 3,90 e 4,60 sterline per azione.
L’offerta del gruppo, che come tutto il comparto ha ricevuto una spinta dalla permanenza obbligata a casa dei consumatori durante i lockdown, includerà azioni di nuova emissione Deliveroo, che prevede di aumentare i proventi lordi di circa un miliardo di sterline, e azioni esistenti vendute da alcuni azionisti.
«Diventare una società quotata ci consentirà di investire nell’innovazione, sviluppare nuovi strumenti tecnologici per aiutare ristoranti e drogherie, fornire più lavoro per gli addetti alle consegne ed espandere la scelta dei consumatori», promette il fondatore e direttore generale Will Shu. E magari anche lasciare alle spalle le perdite, ridotte nel 2020 a 223,7 milioni di sterline (circa 259 milioni di euro).