L’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal governo sul Dl ex Ilva, nel testo approvato in commissione Industria. Con questo voto l’Assemblea ha dato disco verde al provvedimento che passa alla Camera per essere convertito in legge entro il 25 agosto. I voti a favore sono stati 98, i contrari 67, gli astenuti 2. Il provvedimento, che detta misure di sostegno ai comparti produttivi, stanzia fino a 200 milioni per garantire la continuità produttiva e la sicurezza degli stabilimenti siderurgici di Ilva in amministrazione straordinaria. In Commissione sono state approvate tre modifiche: un emendamento del Governo per un contributo ‘ponte’ per i beneficiari dell’Assegno di inclusione (Adi) e due emendamenti del relatore Salvo Pogliese (FdI) sulla tutela per l'emergenza clima e la riqualificazione del sito di Piombino. Il relatore ha invece deciso il ritiro, motivandolo con 'i tempi troppo stringenti’ del Dl, dell'emendamento sui crediti da lavoro che aveva sollevato critiche da opposizione e sindacati. Inoltre, in Commissione è stato approvato un ordine del giorno del relatore Pogliese, concordato con il Mimit, che detta impegni al Governo in particolare per lo stabilimento di Taranto, a partire dalla continuazione del negoziato con la Regione Puglia e gli Enti locali per l'approvazione dell'accordo di programma interistituzionale finalizzato alla piena decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto.Con il provvedimento si autorizzano inoltre Regioni e Province autonome a svincolare risorse per finanziare misure di sostegno alle imprese strategiche. E, con un emendamento del relatore, si introducono nuove regole per rendere praticabile l’accesso al credito per gli operatori economici intenzionati a insediare attività produttive nell’area del Polo siderurgico di Piombino (classificata Sito di interesse nazionale). «È prevalsa la responsabilità. Ora aspettiamo la scelta di Taranto», ha commentato il ministro per il Made in Italy Adolfo Urso.
Decreto Ilva, ok del Senato. In arrivo altri 200 milioni
giovedì 24 luglio 2025 di R. Ec.