Bonus rifiuti in arrivo per 4 milioni di famiglie in disagio economico. Si tratta di un buovo bonus sociale che partirà nel 2026. Consiste in un sconto pari al 25% della Tari/tariffa corrispettiva dovuta dal cittadino. Sarà riconosciuto automaticamente a tutti i nuclei familiari con Isee inferiore a 9.530 euro, o sotto i 20.000 euro per le famiglie numerose.
Bonus rifiuti, il nuovo bonus sociale. Sono state infatti stabilite le modalità operative necessarie per consentire l'erogazione automatica del bonus sociale rifiuti, che si aggiunge a quelli gia esistenti relativi a energia elettrica, gas e acqua, a ulteriore sostegno della spesa per i servizi essenziali delle fasce piu bisognose della popolazione, comunica Arera.
A chi spetta il nuovo bonus? Il bonus, che e pari al 25% della Tari/tariffa corrispettiva dovuta dal cittadino, verra riconosciuto automaticamente (senza che l'utente ne debba fare esplicita richiesta) a tutti i nuclei familiari che hanno presentato all'Inps una Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) e ottenuto un livello di attestazione Isee sotto la soglia prefissata di 9.530 euro (estesa a 20.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico).
Quante famiglie lo percepiranno? Con l’entrata in vigore del provvedimento, si stima che circa 4 milioni di nuclei familiari con Isee sotto soglia potranno ottenere lo sconto sulla tassa rifiuti sostenuta nell’anno precedente: infatti, poiché la Tari dovuta viene solitamente quantificata annualmente entro i primi mesi dell’anno e l’Isee può essere richiesto dai cittadini durante tutto l’anno, i dati utili per applicare lo sconto saranno disponibili solo nell’anno successivo a quello di presentazione dell’Isee. Nel 2026 sarà pertanto applicato lo sconto ai nuclei familiari che hanno ottenuto un’attestazione Isee sotto soglia nel 2025.
Come si ottiene il bonus? Grazie anche alla continua e proficua collaborazione con tutti i soggetti interessati (Inps, Acquirente Unico, SII, Anci Sgate e Csea), il provvedimento individua e regola i flussi di dati che consentono l’identificazione degli aventi diritto e la corresponsione automatica del beneficio con decorrenza a partire dai primi mesi del 2026.Tali flussi, contenendo dati sensibili, sono stati definiti nel rispetto del Gdpr, e secondo quanto previsto dalla normativa, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, che con la sua stretta e sollecita collaborazione istituzionale ha consentito l’emanazione del provvedimento in tempi utili per la predisposizione degli interventi operativi necessari per consentire l’erogazione a inizio 2026 Il provvedimento definisce altresì gli obblighi informativi di tutti i soggetti coinvolti nel processo di erogazione anche ai fini del monitoraggio delle somme erogate.