Comunità energetiche, «rivoluzione green» al via: risparmio in bolletta fino al 30%. Cosa sono e come funzionano

Sciolti i dubbi sul rispetto delle norme sugli aiuti di Stato arriva così il via libera al piano italiano di aiuti pubblici per 5,7 miliardi

Mercoledì 22 Novembre 2023 di Giacomo Andreoli
Comunità energetiche, «rivoluzione green» al via: risparmio in bolletta fino al 30%. Cosa sono e come funzionano

Dopo quasi un anno di stallo tra governo e Ue, la Commissione europea dà il via libera agli incentivi per le comunità energetiche in Italia.

Sciolti i dubbi sul rispetto delle norme sugli aiuti di Stato arriva così il via libera al piano italiano di aiuti pubblici per 5,7 miliardi (2,2 dal Pnrr). Per il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, è «una svolta storica, una rivoluzione green» . 

Con l’ok all’apposito decreto attuativo del Pnrr, il governo punta a creare entro il 2026 fino a 20mila comunità (oggi quelle attive sono solo 30, più 40 in fieri), coinvolgendo le società dell’energia, che hanno pronte centinaia di progetti, soprattutto al Centro-Nord. Imprese, enti pubblici, associazioni e condomini potranno unirsi per autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti green (fotovoltaico, eolico, idroelettrico o biometano/biogas). Basterà uno statuto collettivo e verificare con il Gse se il progetto è idoneo. Il risparmio in bolletta, secondo Agici e Accenture, sarà del 25-30%. Si punta a 7 gigawatt di potenza energetica installata entro il 2027, eliminando fino a 1,35 milioni di tonnellate di CO2. Dopo il controllo della Corte dei Conti sul decreto attuativo, il Gse avrà 60 giorni per aprire lo sportello online per la presentazione delle domande. A partire da febbraio, quindi, saranno messi a terra i 2,2 miliardi di finanziamenti alle comunità con una potenza massima per impianto da 1 megawatt, ma solo nei Comuni con meno di 5mila abitanti.

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COME FUNZIONERANNO

Varranno fino al 40% dei costi di creazione o potenziamento degli impianti. Per tutte le comunità, anche già avviate, ci saranno poi tariffe agevolate per 20 anni, cumulabili con i contributi. L’intervento, da 3,5 miliardi, è finanziato con un prelievo sulle bollette elettriche di tutti gli utenti. Servirà sempre la richiesta al Gse, che garantirà un prezzo fisso tra i 60 e gli 80 euro al megawattora, più una parte variabile (massimo 130 euro al megawattora). Tra le società dell’energia in campo Enel X, A2a, Hera, Iren, Snam, Acea, assieme a Cei, Enea e Aci. Aziende ed enti chiedono però norme più semplici per avviare gli impianti e aiuti per le Cer nelle grandi città. «Il governo - aggiunge Angelo Bonelli dei Verdi - attivi gli allacci delle famiglie ancora in sospeso per le rinnovabili».

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