Caro voli: rimborsi fino a 600 euro per cancellazioni, ritardi o disservizi. Le regole e le novità

I prezzi dei biglietti aerei in Italia e dall'Italia verso l'estero continuano ad essere molto alti. Il problema spesso si somma a ritardi, cancellazione dei voli e altri disservizi. In queste condizioni cosa si può fare per ottenere rimborsi e risarcimenti?

Venerdì 7 Luglio 2023 di Giacomo Andreoli
Un aereo Ryanair fermo in pista

I prezzi dei biglietti aerei sono alle stelle e il governo Meloni, con il ministro delle Imprese Adolfo Urso in campo, vuole provare a fare pressing sulle compagnie per abbassarli. In ogni caso centinaia di migliaia di italiani si stanno muovendo per le vacanze, utilizzando gli aerei. In molti casi, poi, i costi alti si sommano a disservizi e ritardi.

A volte anche alla cancellazione dei voli. In tutti questi casi cosa si può fare per provare ad avere i soldi indietro? 

In questi giorni la Commissione Ue ha trovato un'intesa con le tre maggiori organizzazioni Ota che vendono biglietti aerei in Europa per i rimborsi “rapidi”. Dopo un dialogo con l'esecutivo Ue e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori, Edreams Odigeo, Etraveli Group e Kiwi.com si sono impegnati a informare meglio i consumatori sui loro diritti in caso di cancellazione dei voli da parte delle compagnie aeree. 

L’accordo prevede poi la necessità di trasferire i rimborsi dei biglietti entro sette giorni dalla ricezione dalle compagnie aeree. Questo significa che i consumatori dovrebbero riceverli dopo un totale di 14 giorni.

Voli cancellati in vacanza: il rimborso del biglietto

Il passeggero a cui è stato cancellato il volo ha diritto al rimborso del prezzo del biglietto oppure all’imbarco su un altro volo (o il prima possibile o più avanti verso la destinazione originale e con condizioni di viaggio simili). Le regole fondamentali sono stabilite dal Regolamento comunitario n. 261 del 2004. Entro una settimana deve avvenire il trasferimento dei soldi oppure lo slittamento e in ogni caso il rimborso deve essere uguale al prezzo pieno del biglietto. Quindi stesso costo a cui è stato acquistato le parti di viaggio non effettuate e per le parti di viaggio già effettuate se il volo in questione è diventato inutile rispetto al programma del passeggero.

Se invece c'è la possibilità di un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale, non appena possibile, il passeggero deve ottenere un rimborso del 50% del prezzo del biglietto per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1.500 km; il 75% del costo per tutte le altre tratte.

Voli cancellati, le condizioni per il risarcimento

A seconda della tratta e del tempo di preavviso (ossia quanto tempo prima è arrivata la notizia della cancellazione del viaggio), l’art. 7 del Regolamento stabilisce che il passeggero ha diritto a una compensazione pecuniaria di: 250 euro per tutte le tratte aeree entro i 1.500 chilometri; 400 euro per tutte le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 chilometri e per tutte le altre tra 1.500 e 3.500; 600 euro per quelle che non rientrano nelle categorie precedenti.

Come base di calcolo, per definire la distanza si usa l’ultima destinazione per la quale il passeggero subisce un ritardo all’arrivo rispetto all’orario previsto. La compagnia può in ogni caso ridurre del 50% la compensazione ai passeggeri a cui è offerto di raggiungere la loro destinazione utilizzando un altro volo, se l'orario d'arrivo non è troppo in là. In particolare: per le tratte entro i 1.500 km il limite è due ore; per quelle intracomunitarie oltre ai 1.500 km e per tutte le altre tra 1.500 e 3.500 km è di tre ore; per quelle non indicate nei casi precedenti quattro ore.

Il risarcimento non spetta mai per cancellazione dovuta a cause di forza maggiore, come: problemi di sicurezza che non dipendono dalla compagnia, catastrofi naturali o maltempo, chiusure dello spazio aereo, problemi legati all'instabilità politica nel paese di partenza o arrivo.

Come avere i soldi indietro

Le compagnie aeree sono tenute a dirvi quali sono i vostri diritti in questa situazione, diritti sanciti dal regolamento Ue 261/2004 che stabilisce le norme per rimborsi al passeggero e alle quale tutte i vettori si devono attenere.

A partire dalla comunicazione tempestiva della cancellazione del volo, dove per “tempestiva” si intende due settimane prima della partenza. In caso contrario il viaggiatore ha diritto al rimborso integrale del biglietto e a un indennizzo che a seconda delle lunghezza delle tratte, va dai 250 ai 600 euro:

- tratte brevi fino a 1500 km (per es. Torino – Barcellona): rimborso di 250 euro e, per attese di 2 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e snack, l’accesso a mail, fax e 2 telefonate
- tratte medie tra 1500 e 3500 km (per es. Roma – Lisbona): rimborso di 400 euro e, per attese di 3 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e pasti, 2 telefonate, accesso alla posta elettronica o fax
- tratte lunghe, oltre i 3500 km (per es. Milano – New York): rimborso di 600 euro e, per attese di 4 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e pasti, 2 telefonate, accesso alla posta elettronica o fax.

Tra le tante associazioni che si occupano dei diritti dei consumatori, molte danno assistenza ai passeggeri in questi casi. Diverse compagnie hanno poi delle sezioni apposite dei loro siti web dedicate alla richiesta di rimborso. Da lì bisogna seguire tutte le procedure previste per ottenere il denaro. Chiunque vuole farlo, però, si deve ricordare di conservare il biglietto (o la prenotazione), la carta d’imbarco e gli scontrini per le eventuali spese extra, così da recuperare tutto il versato.

Tutti i diritti del passeggero

Prima di ricorrere al rimborso, in caso di cancellazione del volo la compagnia deve offrire in breve tempo al passeggero un volo di riprotezione per permettergli di arrivare a destinazione. La compagnia aerea è tenuta tra l’altro a prestare assistenza direttamente in aeroporto che prevede, oltre a fornire pasti e bevande in funzione della durata dell’attesa, anche:

- la sistemazione per il pernottamento in albergo, se necessario (una o più notti); trasferimento dall’aeroporto all’albergo e viceversa;

- rimborso del biglietto e volo di ritorno al luogo iniziale di partenza se il ritardo supera le 5 ore e il passeggero decide di non continuare il viaggio.

Se la compagnia aerea non dovesse fornire tale assistenza si ha diritto a richiedere anche il rimborso di tutte le spese sostenute se documentate, pertanto meglio conservare sempre anche tutti gli scontrini (qui la nostra guida completa sui rimborsi aerei in caso di sciopero e come averli).

Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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