Perché aumentano i prezzi dei voli? Domanda boom di viaggi ma pochi aerei e personale, ecco cosa sta succedendo

Gli operatori del settore non si aspettavano una ripresa così rapida del settore

Lunedì 3 Luglio 2023 di Michele Di Branco
Perché aumentano i prezzi dei voli? Domanda boom di viaggi ma pochi aerei e personale, ecco cosa sta succedendo

La domanda che supera l'offerta, la difficoltà ad assumere personale di terra, il ritardo con il quale i produttori consegnano nuovi aeroplani, il cherosene acquistato sei mesi fa a prezzi da capogiro ancora da smaltire.

Ed ovviamente le solite tasse. Se vi sentite chiedere quasi 900 euro per volare da Roma o Milano per la Sardegna vi basta mettere insieme questi elementi. La voglia di partire per le vacanze, dopo le restrizioni del covid, è irresistibile. Ma proprio questa comprensibile smania fa esplodere i prezzi dei biglietti dei voli nazionali che, secondo l'Istat, hanno subito un rincaro del 43,2% nella prima parte dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2022.

Rincari su cui Mister prezzi, Benedetto Mineo, vuol vederci chiaro. Il garante per la sorveglianza dei prezzi, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per domani i rappresentanti delle principali compagnie aeree che operano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari.

 

Il tavolo

Al tavolo, siederanno, le quattro più importanti aviolinee, chiamate a spiegare le dinamiche dei prezzi dei biglietti. E dopo gli incontri e le analisi ci sarà «l'immediata convocazione di una commissione di allerta rapida sul caro-voli». Il garante, tuttavia, ha le armi spuntate. «La vera chiave per ridurre i prezzi - spiega Andrea Giuricin, docente e tra i massimi esperti del settore dei trasporti - è solo una: favorire la concorrenza ampliando il mercato delle compagnie. E per farlo occorre ridurre il fisco perché, tendenzialmente, i vettori alleggeriscono i prezzi quando calano le imposte». Ed è inutile protestare per la riduzione del costo del cherosene (-50 per cento in meno nell'ultimo semestre) al quale non fa seguito una riduzione del prezzo dei biglietti aerei. «Il cherosene - spiega Giuricin - viene acquistato con mesi di anticipo e dunque le compagnie stanno utilizzando carburante comprato a suo tempo a costi salati. Ci vorrà qualche mese per poter vedere un miglioramento su questo fronte».

Ma il caro biglietti ha altre ragioni molto più strutturali. Gli operatori non si aspettavano una ripresa così rapida del mercato post pandemia. Risultato: a fronte di una crescita della domanda, l'offerta di voli, rispetto al 2019, è diminuita tra il 5 e il 10 per cento in Italia in quanto le compagnie e anche gli aeroporti hanno difficoltà a trovare personale (piloti, assistenti di volo, operai, manutentori, addetti alle pulizie).
Inoltre l'inflazione ha fatto crescere tutti i costi extra carburante legati al ciclo dei voli. E poi si registra un ritardo delle commesse: servono più aerei ma chi li produce sul mercato internazionale fatica a rispettare i tempi degli ordini. Gli effetti di questi fattori sono incredibili: Assoutenti ha realizzato uno studio che rivela come per alcune tratte europee i biglietti costino oramai quasi quanto un volo a lungo raggio per New York: ad esempio per volare da Roma a Rodi, partendo il 12 agosto e tornando il 19 agosto, servono 696 euro. Superano i prezzi dei voli intercontinentali i biglietti per l'Egitto: nello stesso periodo (12-19 agosto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si parte da 778 euro. Costosissimo anche volare su Creta (530 euro da Roma) e Monastir (654 euro da Milano). I prezzi superano i 1.300 euro per andare alle Mauritius (1.309 euro da Roma), Maldive (1.415 euro da Milano) e Thailandia (Roma-Phuket 1.554 euro).

Tra le mete prese in esame il prezzo più alto è quello per i voli con destinazione Zanzibar: partendo da Roma occorre mettere in conto una spesa minima di quasi 1.700 euro tra andata e ritorno. Prezzi che gonfiano le casse delle compagnie.
Secondo il report di Iata (Annual General Meeting &World Air Transport Summit 2023), con ricavi pari a 803 miliardi di dollari, quest'anno le compagnie aeree si divideranno 9,8 miliardi di dollari di profitto, guadagnando in media 2,25 dollari per passeggero.
 

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