Il caro energia mette spalle al muro le famiglie italiane. A causa dell’aumento dei prezzi, accelerato dalla fine di febbraio dallo scoppio della guerra in Ucraina, 4,7 milioni di italiani hanno saltato il pagamento di una o più bollette luce e gas negli ultimi 9 mesi.
IL DETTAGLIO
La situazione di emergenza emerge anche da un altro dato: quasi 2 morosi su 3 (62%) hanno riconosciuto che è stata la prima volta che hanno saltato il pagamento delle bollette. Guardando i numeri più da vicino si scopre che, se a livello nazionale la percentuale di chi ha dichiarato di non aver pagato una o più bollette negli ultimi 9 mesi è pari al 10,7%, il fenomeno è più diffuso nelle regioni del Centro Italia (11,5%) e al Sud e nelle Isole (11,2%). E in prospettiva dei prossimi aumenti, le aree più a rischio sono quelle del Meridione (9,4% a fronte di una media nazionale pari al 7,7% ). In realtà il problema della morosità è molto più ampio e riguarda anche le spese condominiali.
Come emerso dall’indagine, a causa dell’aumento dei prezzi, da gennaio oltre 2,6 milioni di italiani hanno saltato una o più rate del condominio. Anche in questo caso le aree più in sofferenza sono quelle del Centro Italia (7,7% a fronte di una media nazionale pari al 6%) e i grandi centri abitati, con percentuali superiori al 10% tra i residenti nei comuni con oltre 100mila abitanti. Intanto, tornando al caro energia, fioriscono nuovi calcoli piuttosto impietosi. La stangata sulle bollette di luce e gas degli italiani potrebbe infatti raggiungere, nel 2023, la maxi-cifra di 4.724 euro a famiglia, con un incremento di spesa di quasi 2.500 euro a nucleo rispetto le tariffe in vigore a fine 2021. Lo afferma il Codacons, che ha realizzato uno studio sulle prossime ripercussioni del caro-energia sulle tasche degli italiani. L’ultimo incremento delle tariffe elettriche disposto da Arera (+59%) porta la bolletta media della luce a raggiungere quota 1.782 euro su base annua a famiglia, con una crescita del +122% rispetto all’ultimo trimestre del 2021 e un aggravio di spesa pari a +662 euro a nucleo.
Per conoscere di quanto saliranno le tariffe del gas nell’ultimo periodo del 2022 occorrerà attendere novembre, a causa della decisione di Arera di modificare il criterio di calcolo dei prezzi, passando dalla frequenza trimestrale a quella mensile. In base alle previsioni degli analisti, i rincari del gas dovrebbero essere dell’ordine del +70%. Un’ipotesi che, se confermata, porterebbe la bolletta del gas a raggiungere una media di 2.942 euro a famiglia su base annua, con una crescita del +117% rispetto all’ultimo trimestre del 2021 e una maggiore spesa di +1.586 euro a nucleo. Considerato che oggi 10,7 milioni di famiglie rientrano nel mercato tutelato dell’elettricità, e 7,3 milioni in quello del gas, i nuovi rincari delle tariffe porterebbero la spesa energetica delle famiglie che rientrano nel regime di maggior tutela a raggiungere nel 2023 la cifra di 40,5 miliardi di euro (19 miliardi per la luce, 21,5 miliardi per il gas), con un incremento di spesa pari a complessivi +18,5 miliardi di euro.
IN SALITA
Non solo. «Oggi 1 italiano su 2 taglia la spesa nel carrello» e «l’aumento dei prezzi è collegato a doppio filo con il food social gap», rileva in una nota il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, riferendosi al «fenomeno che porta le famiglie meno abbienti a rivedere al ribasso le proprie scelte alimentari sia dal punto di vista nutrizionale che di prezzo, con un effetto diretto sulla salute».
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