Assegno inclusione, cosa cambia con la nuova misura che sostituisce il reddito di cittadinanza

In arrivo oggi un'altra tornata di stop da parte dell'Inps ai percettori del reddito

Venerdì 25 Agosto 2023 di Riccardo Palmi
Addio Reddito di cittadinanza, in arrivo l’assegno di inclusione. Cosa cambia con la nuova misura

Dopo i primi 159mila sms di stop del reddito di cittadinanza inviati dall'Inps a fine luglio, altri 32.850 arriveranno nella giornata di oggi. In totale, sono circa 240mila i nuclei che saranno coinvolti al termine dell'anno.

La nuova legge prevede lo stop al rdc dopo 7 mensilità nel 2023 per le famiglie senza componenti minori, disabili o over-60 e non presi in carico dai servizi sociali. Da settembre a dicembre l'Inps invierà altri 40mila messaggi.

Per quella parte dei percettori del reddito definiti occupabili, da settembre partirà il Supporto per la formazione e il lavoro. Per facilitare l'incontro tra domanda e offerta nella piattaforma confluiranno tra l'altro le proposte dei centri per l'impiego e delle agenzie per il lavoro, ma anche corsi di riqualificazione e formazione. Chi richiederà il Supporto per al formazione riceverà un'indennità di 350 euro al mese, per un massimo 12 mesi e dovrà rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e stipulare un Patto di servizio personalizzato, da seguire poi, pena la perdita dell'assegno.

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L'assegno di inclusione 

Da gennaio 2024 invece sarà erogato l'Assegno di inclusione, destinato solamente ai nuclei con disabili, minori, over-60 o componenti in condizione di svantaggio. L’importo è fino a 6mila euro annui (ossia 500 euro mensili). Ad esso si più aggiungere un contributo per l'affitto pari a 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è formato da persone tutte con più di 67 anni o disabili gravi l’importo annuo è di 7.560 euro (630 euro al mese) più 1.800 euro l'anno di contributo per l'affitto (150 euro al mese). Il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.

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I requisiti

Il nulceo che lo richiede deve essere composto da cittadini italiani o residenti in Italia per almeno 5 anni (gli ultimi due consecutivi) e non aver avuto condanne penali di alcun tipo nei 10 anni precedenti (né essere sottoposto a misure cautelari o di prevenzione).

A livello economico, i richiedenti devono avere un Isee di 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza, che sale a 7.500 euro in caso di nuclei formati da persone tutte over 67, oppure oppure dove - accanto agli over 67 - gli altri familiari siano tutti in grave disabilità o non autosufficienza. Il valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare 150mila euro) non deve essere superiore a 30mila euro. E ancora sono previste esclusioni ulteriori in caso di "sforamenti " delle soglie del patrimonio mobiliare e per il possesso di navi, imbarcazioni, ma anche autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. (salvo il caso di mezzi per persone con disabilità). Infine, è escluso dal reddito chi sia disoccupato per dimissioni volontari nei 12 mesi precedenti (salvo che non siano per giusta causa).

 

Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA