Farmaci e diagnosi, la rivoluzione verrà dall'algoritmo

Dal sequenziamento del genoma alla cura delle malattie rare l'intelligenza artificiale sarà una svolta per lo sviluppo di colossi dell'healtcare

Mercoledì 7 Giugno 2023 di Roberta Amoruso
Farmaci e diagnosi, la rivoluzione verrà dall'algoritmo

La diagnosi di una malattia rara e mutante passerà prima o poi da un algoritmo. Ma anche il sequenziamento del genoma per arrivare a farmaci che curano le malattie del secolo passerà prima o poi dai costi proibitivi attuali a 100 euro o poco più.

Sarà questo il frutto del potere dell’Intelligenza artificiale, dicono gli esperti, che quando avrà espresso il suo potenziale avrà letteralmente rivoluzionato i settore dell’healthcare. Uno scenario di cui, secondo Oddo Bhf Asset Management, dovrebbero tenere bene in conto gli investitori a caccia dei protagonisti di domani.

UNA NUOVA ETÀ DELL’ORO

 L’healthcare rappresenta, infatti, uno dei settori ad alta intensità di dati, ma è anche uno dei comparti più inefficienti. Basta pensare che ogni anno vengono spesi 8.000 miliardi di dollari, e che un buon 40% viene perso per inefficienza. E questo non è che il risultato, fanno notare gli esperti, di decenni di funzionamento analogico rispetto a quello digitale, ben più efficiente. «Ecco come l’intelligenza artificiale, in particolare attraverso la sua istanza generativa, potrà aprire la strada a un progresso esponenziale per questo settore», spiega Brice Prunas. Partiamo dalle potenzialità nello sviluppo dei farmaci o nell’industrializzazione delle correlazioni non lineari. Solo il 12% dei farmaci che entrano in sperimentazione clinica si traduce in un lancio commerciale: il tempo medio di sviluppo di un farmaco in tutti i suoi cicli è 8 anni. L’industria farmaceutica è quindi sempre stata strutturata su cicli lunghi e i ritorni sul capitale impiegato sono limitati dai bassi tassi di successo nelle fasi di sviluppo: è proprio qui che possono avere un ruolo cruciale gli algoritmi. Lintelligenza artificiale è destinata a modernizzare e rivoluzionare questo approccio, portando a tempi di sviluppo più brevi e a scoperte relative alle malattie ancora difficilmente ipotizzabili. È in gioco, dice l’esperto, il passaggio alla fase “industriale” della correlazione non lineare (il principio stesso dell’IA), tenendo conto che la correlazione non lineare è stata all’origine di numerose scoperte nella storia della medicina. «Finora è stata una felice eccezione e domani diventerà una fonte di scoperta più diffusa grazie alle forti capacità di simulazione offerte dall’intelligenza artificiale», puntualizza Prunas. Quali sono le principali potenzialità? In prima linea c’è la prospettiva di forte riduzione del costo del sequenziamento del genoma che ci fornisce tutte le informazioni sulla nostra biologia. Si tratta di aprire una formidabile scorciatoia verso le piattaforme più innovative per lo sviluppo di farmaci: Rna-Messaggero, terapia cellulare (Car-T), Sirna, CriSpr/Cas9, per citare solo alcune delle più promettenti per malattie di massa come il cancro, il diabete o l’Alzheimer.

Il colosso Usa Nvidia ha già annunciato che le sue tecnologie ridurranno il costo di questo sequenziamento da costi proibitivi a soli 100 dollari. Ma sarà un po’ tutto il modello di business del settore del sequenziamento a trasformarsi, da Oxford Nanopore Technologies a Pacific Biosciences dinp a Illumina. Senza contare lo scenario per i protagonisti della genomica spaziale, da Nano String a 10XGenomics.

Se c’è un settore poi che è considerato davvero cruciale per lo sviluppo di nuove terapie e la diagnosi di malattie nuove e mutanti, è quello delle scienze della vita e della diagnostica.

E dunque anche queste diventeranno “AI Powered” con vantaggi evidenti per campioni come Thermo Fisher, Danaher e Avantor negli Stati Uniti, Roche e Qiagen  in Europa e Wuxi Biologics e Samsung Biologics in Asia.

Le scienze della vita «sono pienamente integrate nelle catene di ricerca, sviluppo e produzione di tutte le principali aziende farmaceutiche e di centinaia di aziende biotecnologiche in tutto il mondo». Ecco perché «riteniamo», aggiunge Prunas, «che questo settore si trasformerà gradualmente per diventare in gran parte alimentato dall’intelligenza artificiale».

Nvidia ha compreso perfettamente questa evoluzione secolare e la sta strutturando fornendo all’industria farmaceutica la sua piattaforma di calcolo Holoscan e la libreria di software associata, al fine di diventare l’ecosistema digitale di questo settore. Rivoluzione analoga investirà anche il settore Medtech. E non a caso uno dei leader mondiali del settore, Medtronic, ha appena annunciato lo sviluppo di prodotti innovativi basati su Nvidia Holoscan.

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Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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