Ridateci i call center, almeno si poteva protestare con un umano

Mercoledì 1 Novembre 2023 di Marco Barbieri
Ridateci i call center, almeno si poteva protestare con un umano

Sarà senz’altro colpa mia, ho lasciato troppe tracce in rete.

Ma non ce la faccio più.

A ogni ora del giorno (per ora non della notte) dal telefono di casa (sì, ho ancora il telefono fisso, e allora?) così come dal telefonino mobile, spuntano decine di offerte (le più disparate) di servizi e prodotti, tramite voce registrata. Sempre femminile. Fino a qualche tempo fa, quando alla chiamata si associava una persona fisica, in carne e ossa, almeno si poteva fare la voce grossa: «Ma non si rende conto che mi disturba? È l’ora di cena!». Oppure, se la chiamata arrivava sul cellulare ci si poteva fingere indaffaratissimi: «Mi ha interrotto nel bel mezzo di una riunione di lavoro! Ma chi le ha dato il permesso?».

Dopo la protesta ci si poteva rimettere a fare le parole crociate, in santa pace. Oggi anche i call center costano troppo e si sono moltiplicati i disturbatori seriali con messaggi registrati. Quasi tutti iniziano con uno squillante «Salve!», per poi imbonirti con un investimento improbabile, con un buono offerto da una piattaforma di e-commerce, con una proposta di acquisto che si capisce desunta dalle tue frequentazioni online: puoi giurarci che dopo aver selezionato con un click una enoteca, ti arriverà anche una telefonata di qualche commerciante in vini e super-alcolici. Il tuo indirizzo Ip del pc si incrocia con il numero di telefono mobile per via di quei mille form che hai compilato con leggerezza e che ti hanno fatto diventare un profilo, più o meno come quelli egizi di 4mila anni fa, privato della terza dimensione, ma carico di propensioni all’acquisto. Se il fastidio ti entra dal telefono fisso di casa i sospetti sono più circoscritti. Il responsabile è il tuo gestore telefonico. Pochissimi in rete ti chiedono il numero fisso, preferendo romperti le scatole in mobilità. È vero, ci sono tanti modi – dicono – per cancellarsi da liste sgradite. Vale per l’indirizzo mail e vale anche per il numero telefonico. Ma la ricerca è impegnativa e il rischio è di vedersi raggiunto da chi ti offre servizi per ottenere il diritto all’oblio. Inutile sperare che in rete rinuncino a profilarti. Ma allora, una richiesta: ridateci i call center, petulanti e insistenti, ma almeno vivi.

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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